venerdì 29 agosto 2008

Oggi non ce la posso fare. Oggi ho un fastidio allo stomaco che mi preme e mi fa respirare male. E non è stata la pizza al prosciutto crudo che ho mangiato ieri sera. No, io lo so che cos’è. E’ che io devo essere sempre quella comprensiva, quella che ascolta, che deve avere pazienza e farsi scivolare addosso tutto. Io sono quella che dispensa consigli e che da sostegno. E anche se non mi obbliga nessuno a farlo, io lo faccio lo stesso, perché mi viene di farlo e perché l’ho promesso. Ma qualcuno si è mai chiesto come sto io quando sento dire certe cose? Qualcuno ha mai pensato che certi argomenti mi possono ferire? Qualcuno si è chiesto come sto io in questi giorni? No. E, adesso che  ci penso, fino a questa mattina, non me lo ero chiesto neanche io. Fino a quando non mi sono guardata allo specchio e non mi sono chiesta: “Ma tu come stai?”. E, senza rispondermi, ho cominciato a piangere. Bene, di certo non serviva altro per capire. Quindi? Quindi do la colpa all’aria di settembre che sta per arrivare, do la colpa alla pillola che ho ricominciato a prendere per vedere se mi dava ancora fastidio, do la colpa alla mia indole, che se il titolo del mio blog è “vivo in equilibrio instabile” un motivo ci sarà.


Il fatto è che nel prendermi a cuore e nel preoccuparmi per la fragilità degli altri, ho perso di vista la mia di fragilità e non ho fatto i conti con me, con il mio stato d’animo inquieto. E allora è facile ricominciare a scendere. Le opzioni per il week end sono solo due. O pulisco casa da cima a fondo, tapparelle e vetri compresi, fino a stancarmi e a sfogarmi. O prendo su il mio maggiolone, vado alla ricerca di un bosco, stendo la mia coperta, mi porto dietro un panino e una bottiglia d’acqua e rimango li fino al tramonto. E poi vediamo cosa ne viene fuori. Per adesso posso solo aspettare che arrivino in fretta le 2, che dopo un mese, finalmente, ho la mia seduta dalla psico. Che di cose da dire oggi ce ne sono tante e un’ora non basterebbe. Devo anche allenare la lingua per cercare di dire tutto e di concentrare i pensieri in così poco tempo. E poi si vedrà.

3 commenti:

  1. ma anche no.



    oh, più facile di così, m'è venuto proprio niente.



    buon fine settimana e ricaricati

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  2. suggerisco l'opzione 2: bosco e copertina e quel che viene viene..e vedrai che riprendere a raccontare alla psico ti farà bene

    una coccola da lontano

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  3. xfumare: eh..ma anche si! :) qualcosa devo fare. grazie. anche a te! :)



    xangelita: tesoro...l'opzione 2 sarebbe anche la più allettante. l'opzione 1, invece, oltre che terapeutica è anche necessaria! che qua sta diventando un porcile con sti gatti!

    si, la psico mi ha fatto bene, almeno. grazie per la coccola, la prendo volentieri...e, se ne hai bisogno, ricambio.

    un bacio

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