mercoledì 27 agosto 2008

NE VOGLIAMO PARLARE?!


 


Bene, allora parliamone…Or dunque. Da una recente riflessione, sono arrivata alla conclusione che ci sono persone che non accettano di essere state sconfitte. Detta così parrebbe che ci fosse una gara in atto e un premio da vincere. In realtà non c’è nessun premio, in realtà non si sta giocando né, tanto meno, gareggiando. La verità è che bisognerebbe guardarsi dentro e farsi un bel po’ di domande. Quelle giuste però. Perché certe persone si limitano a pensare “cos’avrà quella li” e non pensano “cosa non ho”. Perché queste persone preferiscono dare un volto loro e un’immagine loro alle cose che vedono. Vogliono credere cose che aumentino la loro “superiorità” invece di guardare le loro debolezze. Ma poco importa. Di certo una cosa da dire ce l’ho. Capisco. E non lo dico per ruffianeria o altro. Lo dico perché capisco veramente che una persona possa arrabbiarsi andando a scoprire certe cose. Mi metto nei suoi panni e non posso certo biasimarla. Chi non reagirebbe così? Ma a volte bisognerebbe cercare di guardare oltre. Cercare di sforzarsi e farsene una ragione. Di uscire dal proprio egocentrismo (talmente marcato da pensare di essere il centro di tutti i discorsi che si fanno) e provare a guardare con occhi obbiettivi…soprattutto quando si sostiene di essere dei signori. Ci sono persone che si ritengono superiori e mature…ma nei comportamenti denotano una certa bassa stima di loro stesse. A volte leggono cose che non vorrebbero leggere…ma continuano a leggere…vogliono andare in profondità e scoprire. Ma nel momento in cui fanno ciò, non si chiedono cosa può provocar loro questo tipo di azione. Il problema è che, quando poi capiscono cosa poteva provocare, non si danno la colpa di aver continuato a leggere, ma incolpano chi le cose le ha scritte. Nessuno le ha obbligate…padronissime di loro stesse di andare avanti o meno. Prendendo atto, però, di tutti i contro del caso.


Ecco, insomma, io non ho molto altro da dire. Solo una cosa, però. Io non voglio abbassarmi a certi giochetti né a stupidaggini. Se ne vogliamo parlare, ne possiamo anche parlare. Che io non ho mica voluto portar via nessuno a nessuna. Quello che è successo doveva succedere. Sarebbe successo anche se tu non ci fossi stata. Poi sei liberissima di vedere le cose come ti pare, che io non devo certo giustificarmi con te né che qualcun altro. Se hai delle cose da dirmi, se ti devi sfogare e se devi inveire, puoi farlo quando vuoi. Che mi tangi anche poco, se devo dirla tutta. Ma vuoi sfogarti?...Continua pure. E’ passata a tutti…passerà anche a te.

2 commenti:

  1. sconfitta? vittoria? concetti al di là delle nuvole. tanto eterei che, secondo me - che forse ci avrò pensato su meno di te - ci aveva ragione SCIOPENAUER. Tutta roba che non ha valore, affidata alla retorica e "all'arte di avere ragione" che, appunto, è un'arte. E mica è detto che chi ci ha ragGione, ci ha raGgione davvero. eh.

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  2. la ragione, come la felicità, è più che relativa. cosa ci fa dire che qualcuno ha ragione o no?!. in realtà credo che sia solo una questione di coscienza. credimi...in questo caso, chi ha ragione, ha davvero ragione. e se lo dico io che faccio una gran fatica a dare la ragione alla gente, vuol dire che ce l'ha proprio, eh! :)



    Leanne

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