domenica 16 novembre 2008

SULLA SOLITUDINE

 


Se ne parlava giusto venerdì sera, dopo aver incontrato un mio amico al supermercato. Aveva lavorato fino alle 7.30 ed era alla cassa con un sacchetto di carote tritate e una vaschetta di prosciutto crudo. Quella era la sua cena frugale da venerdì sera da single. E allora questa cosa della solitudine mi torna in mente adesso, mentre sono qui con il mio brucioredistomacoautunnale e il mio malditestadadomenicapomeriggio, la tazza di te fumante e i miei biscotti al grano saraceno e zucchero di canna, dopo aver disertato una pizzata in famiglia perchè non ne avevo proprio voglia. La solitudine. Uno dei mali del secolo. Io, per esempio, la solitudine a volte la ricerco proprio. E' un'esigenza, una necessità. La mia casa vuota, con solo il rumore delle fusa dei gatti. Ma la solitudine non è uno stato fisico, è uno stato dell'anima. Spesso e volentieri ci sono stati periodi in cui mi sentivo sola anche se avevo la casa piena di gente, anche se sul divano c'erano i miei che guardavano un film. Ero sola, completamente sola lo stesso. Perchè per solitudine io non intendo il non avere amici, il non avere qualcuno con cui condividere cose, il non avere un compagno. Solitudine è non essere compresi, capiti. Capiti da qualcuno che sa che cosa voglia dire quello che sentiamo dentro e il casino che passa nelle nostre teste. Io adesso sono qui, che scrivo, bevo il mio te in silenzio, con la tv e la radio spente, il profumo dell'incenso che viene dalla sala. Non mi sento sola, non mi sento sola per niente. Come non mi sentivo sola quando, 4 anni fa, ero andata a vivere a Cesenatico. Se la mia coinquilina non c'era io stavo come un papa. Da sola...non vuol dire in solitudine. A volte pesa non avere qualcuno con cui parlare, è vero, a volte pesa non avere qualcuno con cui confidarsi, è vero...eppure, non siamo noi, forse, i miglior consiglieri di noi stessi? Io mi sento più sola quando sono in mezzo a masse di gente, al rumore del chiacchiericcio continuo nelle sale d'aspetto, nei ristoranti, nei paesi in festa. La solitudine è questa per me. E' che a volte, però, è quando cerchiamo di allontanarci dagli altri che abbiamo più bisogno...ecco, io stasera non mi sentirò sola, ma sento che ho fatto male a rimanere a casa. Perchè quando si è soli il problema di fondo è che si pensa troppo...vengono fuori pensieri strani, che non si possono confrontare con nessuno...perchè si è soli, si parla da soli, si discute da soli...ma credo vada bene così. Rimanere soli è sempre un buon modo per guardarsi dentro, cercarsi, scoprirsi, capirsi. Nessuno può insegnarci nulla...siamo padroni delle nostre vite e dei nostri pensieri, sappiamo quello che ci fa star bene e che ci fa star male...a volte può sembrare pesante il silenzio che si sente in una casa vuota, quel silenzio che magari si cerca di riempire accendendo lo stereo, ma bisognerebbe ignorarlo. Il vuoto, il silenzio, la calma e la tranquillità...impagabili. Il pensiero di avere sempre gente in casa e di non avere i miei spazi mi mette ansia...da soli, gli spazi, si trovano di sicuro...



Foto dal web

10 commenti:

  1. per restare soli con se stessi ci vuole del coraggio, perchè in un qualche modo ti devi guardare la parte interna e non sai cosa nasconda...però se sei abbastanza coraggioso è bella anche la solitudine che dir si voglia:)

    RispondiElimina
  2. kaba: guardare dentro se stessi è una forma di coraggio all'ennesima potenza...perchè quando ti guardi dentro scopri delle cose che non sono sempre piacevoli..però una volta scoperte, poi, puoi sempre trovare la soluzione per sistemarle...e sono cose che si possono fare rimanendo da soli..per non sentirsi in solitudine poi :)



    Leanne

    RispondiElimina
  3. Ciao, complimenti per il blog!E complimenti per le belle foto!



    Venendo a bomba sull'argomento del post:il senso di solitudine e il voler stare da soli sono due cose differenti.

    Lo stare da soli,magari in particolari frangenti della vita,è una scelta che si fa e serve anche per cercare di guardarsi dentro e ragionare su aspetti del nostro carattere,della vita o altre cose che ci toccano.Lo stare da soli può essere anche passare un'ora in riva al mare,ascoltando il rumore delle onde sul bagnasciuga,e ragionare sulle situazioni della vita.O anche solo avere voglia di stare in tranquillità per rilassarsi magari da una giornata stressante.Non necessariamente stare da soli vuol dire stare a fare delle filosofie sulla nostra vita (quante volte sono stato in riva al mare da solo lo so solo io).

    Il senso di solitudine invece è una cosa negativa che non ti fa apprezzare le cose belle,divertenti,piacevoli che ti si presentano.Che non ti fa apprezzare una serata con gli amici,che non ti fa vedere le persone che ti stanno intorno.Quando provi solitudine le cose ti scivolano addosso e nemmeno te ne accorgi.Ci sono passato anch'io,come tutti,e sicuramente ci saranno periodi in cui accadrà di nuovo.

    RispondiElimina
  4. La penso come te, la solitudine peggiore l'ho provata stando in posti dove non volevo stare e con persone con cui non volevo stare.. Passare una serata in compagnia soltanto di se stessi invece è salutare, anche se se certi pensieri possono davvero essere davvero "martellanti" in alcuni momenti...Bacio grande, Giulia

    RispondiElimina
  5. nicola: grazie mille:) mi fa piacere sapere che le cose che faccio qualcuno le apprezza :)



    eh, parli con una che quando è in crisi di identità si rifugia nei boschi!: ) li prediligo al mare per la riflessione...è ragionare sui massimi sistemi della vita...

    tante volte sono passata nel senso di solitudine...con pianti disperati nel bel mezzo di cene e serate in discoteca...adesso no, adesso sto bene, ho trovato il mio equilibrio...ogni tanto traballo ancora, ma adesso no, sto bene. sapere che ci sono persone che mi capiscono per me è già una gran cosa, e di certo non mi fa sentire sola. :)



    giulietta: come ti capisco, stellina, come ti capisco!!! io non sono molto portata alle sarate in compagnia, piene di casino e chiacchere. la serata in casa, nella piccola cerchia di amiche che ho, è più che sufficiente...li posso stare bene. ma non vado oltre..perchè poi mi sento sola sul serio...

    bacio, piccolina

    Leanne

    RispondiElimina
  6. Anche a me piacciono i boschi e le montagne.Ma sono 31 anni che ho il mare a due passi da casa e proprio non riesco a farne a meno.Un passo al mare ogni giorno lo devo fare.Pensa che adesso che sono a Faenza sono in crisi perchè non posso andarci.E poi mia moglie adesso è vicino a Vigevano,tutti i weekends vado su e niente mare, solo risaie.Ora stiamo vedendo di organizzarci per trasferirci a Massa definitivamente.Ti posto un'altra poesia.



    Ciao ciao.



    14 MARZO 1977

    E se piovesse

    Se fosse piena

    Se fosse solo fumo

    Sarebbe più lucida ogni superficie

    Cambierebbe il colore

    Prenderebbe il nome di questa notte

    Prenderebbe per mano

    Le tue mani fredde

    Così si uscirebbe

    Senza occhiali

    Senza ombrello

    Per cercare qualcosa perduto

    O per niente cercato

    Senza parlare

    Senza sfiorare

    I contorni bagnati di una fotografia

    E se a te bastasse

    Se è in quel che è

    Ti bastasse poi guardare

    Quel che c’è

    Allora dolce

    Meglio andar via

    Che rimanere a contemplare

    Un ritratto di artista povero

    Malato di malinconia

    Dolce

    Io ti proteggerò stanotte

    Stringendoti a me

    E mi sussurro a te

    RispondiElimina
  7. Sono sempre io quello sopra!

    RispondiElimina
  8. nicola: ma le scrivi tu queste poesie!?...no, perchè se sono le tue devo farti i miei più sentiti complimenti, bellissima davvero. :)

    per il mare: io non lo amo molto. d'inverno mi piace l'atmosfera di vuoto e desolazione..

    d'estate troppo casino per poterlo apprezzare...eppure ci lavoro a due passi...e non ci vado mai. è dai boschi che non riesco a star lontana..e in questa stagione mi mancano particolarmente, perchè i miei boschi sono un po' in alto...e adesso mi sa che fa un bel freddo..e io il freddo non lo sopporto più come quando ero giovane :) una buona giornata



    Leanne

    RispondiElimina
  9. Bonjour mademoseille,

    certo che le scrivo io!Però vado a periodi.Ad esempio sono stato mesi senza scrivere nulla e poi magari ho visto una cosa in giro e mi è venuta l'ispirazione.

    Venedo al mare:io ci vado d'inverno,scendo in spiaggia e sto lì,al freddo,a pensare ai fatti miei.D'estate ci vado perchè ci porto i bambini.Bambini...bambini un par di palle:13,11 e 6 anni.Sono già grandini i primi due,eh?

    Comunque il mare d'inverno è bellissimo.Tutto tace,tutto è tranquillo,ti godi il silenzio e il vuoto che ti sta intorno.E poi anche i colori del mare in inverno sono più belli.

    RispondiElimina
  10. Sfogliando il tuo simpatico blog ho letto che ti piacciono i Dire Straits.Ebbene sono andato il 6 giugno al concerto di Mark Knopfler a Roma.

    Poi il 26 luglio sono andato a vedere i REM a Milano,regalo di compleanno per mia moglie (anche se ci sarei andato ugualmente).

    Il concerto più bello però è stato David Gilmour in piazza Santa Croce a Firenze,2 agorto 2006.Ha fatto tutti i Pink Floyd.Quando ha suonato Wish You Were Here e Comfortably Numb avevo i lacrimoni agli occhi.E' stato veramente emozionante e spettacolare.

    Sono andato a pochissimi concerti,ma mi sono ripromesso che appena ce n'è uno che mi interessa ci vado.

    RispondiElimina