O meglio, mi prenderei e mi porterei via se solo ne avessi l’opportunità. Io non ce la faccio più, non posso continuare a sopportare tutta la merda che mi stanno tirando addosso, non posso continuare a sopportare di essere presa sempre per quella che non sono, di non essere capita, di non essere sostenuta e di essere sempre presa per il culo. Uscirei da quella casa anche adesso, se solo potessi. Ho dato un’occhiata agli affitti vicino al mio ufficio e per il più piccolo monolocale che ci sia (38mq) chiedono 450 €. Mi prendo e mi porto via il cazzo! Primo perché con i restanti 450 € dovrei campare tra cibo, bollette e tutti quegli imprevisti che ti capitano durante l’anno. Secondo perché i miei gatti in 38 mq non saprei come tenerli. Terzo perché adesso che ci penso io ho tutti i diritti di mia sorella di rimanere in quella casa…e non vedo perché debba andare via io, visto che quella che rompe i coglioni è lei. Hanno sempre dato tutti per scontato che io potessi arrangiarmi, tutti hanno sempre pensato che io fossi quella forte, tenace capace di mandare affanculo il mondo. Il fatto è che è anche vero…l’ho fatto a suo tempo e se potessi lo rifarei di nuovo. Ma la soddisfazione no, di andare via di li non gliela do. Facciamo a chi si stanca prima. Che io non ho voglia di tirare la cinghia adesso che ancora non ho figli e non ho una famiglia, che nella vita non si sa mai quello che ti può capitare. Che tanto anche se mangio tutti i giorni patate non riesco mica a campare con 450 euro. E sto li, a guardare i numeri del superenalotto e a sperare che per una volta nella vita mi capiti qualcosa di buono. Sperare di vincerli e dire “Tho, mamma. 500 mila euro per sistemare la tua cazzo di schiena e le tue cazzo di gambe. Vai da uno bravo e fatti curare”. Poi prendere su e sparire…e ringraziare se qualcuno farà sapere loro quando crepo! Io non voglio arrivare al limite, sempre all’estremo, alla voglia matta che ho di mandare tutti a quel paese e di iniziare davvero a fregarmene. E’ brutto da dire, di famiglia ce n’è una sola, di momenti di tranquillità ce ne sono anche…ma visto che sono io quella che non è in grado di vivere con gli altri, che sono io che non scendo a compromessi, che sono io la malata di mente, quella che ha bisogno dello psicologo (che, detto tra parentesi, almeno la metà dei soldi che ho speso li ho sprecati per parlare della mia famiglia!), la pecora nera, la figlia strana, se mi si permette, dopo 26 anni che mi sento ripetere le stesse cose ne ho anche un po’ le palle piene! Quando stavo con mia mamma era perché non facevo un cazzo io in casa, perché su ogni cosa si doveva sempre discutere, allora prendevo su e stavo da mio babbo. Adesso che sto con mia sorella è perché io pretendo troppo e lei non fa un cazzo in casa! Uhè, allora mi viene da dire che qui i conti non tornino! E ripicche, e giochetti, e dispetti…minchia, ma non abbiamo più 6 anni!! Io così non ce la faccio…ma voglio resistere. Cercherò di essere accondiscendente, di stare zitta…ma non mi sta bene!! E a me quando le cose non stanno bene faccio fatica proprio a tacerle! E allora era da un bel po’ che non mi sentivo così sola…con tutti che mi danno contro come se le colpe fossero tutte mie…con io che vengo sempre dipinta come egoista e come approfittatrice. E basta!! BASTA!!!! Non ne posso più!
Immagine: Edward Hopper-"Automat"
ahi ahi...ecco uno di quei momenti in cui sono felice d'essere figlia unica ..
RispondiEliminatieni duro Vale
e porca miseriaccia ai soldi che non bastano mai..se vincerò al superenalotto io mi ricorderò di te e dei tuoi mici !
io, pulire il bagno, lo pulisco anche...anche perchè quando mi lavo i denti non riesco a tenere a bada le gocce e mi sento in colpa:)...poi stasera un abbraccio te lo porto, che proprio sola non lo sei
RispondiEliminaangelita: allora non hai un fratello!!! :) azzz, mi sono sbagliata!! guarda, sul fatto dell'essere figli unici invidio molta gente...ma invidio anche chi ha una sorella o un fratello e ha un legame splendido. purtroppo da me non è mai stato così e non sarà così...quindi mi devo rassegnare all'idea. e sta cosa dei soldi che non bastano mai è una cosa che mi fa venire una gran depressione..e grazie che penseresti a me e ai mici, nel caso vincessi...perchè anche io penserei a te, giuro...almeno ti compri un furgone nuovo!! :) ti voglio bene, stellina
RispondiEliminakaba: io lo so che sola sola non sono e che posso sempre contare sulle tue braccia...ma la storia delle gocce sul lavandino è giusto per romperti un po' i maroni, eh...che se io non rompo i maroni non sono mica mai contenta!! :) lo faccio per scherzare..ma tu fai bene a pulirle...che certi uomini devono essere un po' sgagiati...:)
grazie per tutto quello che fai per me :)
Leanne
Vale ci vuole tanta, troppa, infinita pazienza. Figli unici, doppi, tripli... penso che alla fine non faccia differenza. Alla fine infatti ci sono comunque i genitori. Eh si, nessuno ci darà nemmeno una pacca sulla spalla per tutta quella montagna di soldi spesi per i beati cavoli loro... Vedo però che il post di buon compleanno è già arrivato. Sono felice di vedere che il momento brutto è forse passato. Ti abbraccio forte.
RispondiEliminaLa virtù più grande di un Jedi è la pazienza.
RispondiEliminaNicola
psy: eh si, di pazienza ce ne vuole fin troppa...fratelli o no ci sono sempre dei problemi nelle famiglie...a volte un fratello serve anche a sostenerti nelle diatribe coi genitori...ma a volte è peggio avere un fratello che si mette dalla loro parte!...si, le acque si sono placate...finchè dura :) un bacione, stella
RispondiEliminaNicola: mmi piacerebbe essere uno Jedi! :)
Leanne
Mi sa che non puoi, i Jedi sono solo uomini. Peccato!!!
RispondiElimina