domenica 9 novembre 2008

DI...

Di una casa meravigliosa in cui sono stata ospite venerdì sera. Di questa casa che mi ha lasciato senza parole, tranne quella che ho ripetuto per i primi tre quarti d'ora "bellissima". E imbambolata guardavo come fosse splendida e indescrivibilmente immensa. Immensa, straordinaria, profonda come le persone  che la abitano quella casa lì. Due persone indescrivibili anch'esse, che solo due persone come loro possono vivere lì...quella casa li rispecchia in tutto. Di un quadro che sono rimasta a fissare così intensamente da farmelo entrare dentro, talmente emozionante che non riesco più a scrostarlo dall'angolo del cervello dove l'ho appiccicato. Di un cus cus alle verdure che era di un buono che io non ho mai mangiato, della mostarda ai fichi e di quella alle arance che ho spalmato a palate sul formaggio...del mio stomaco che ha inevitabilmente cominciato a protestare perchè ci si mette sempre in mezzo quando mangio troppo. Di una botta narcolettica che mi è presa sabato sera, mentre lui mi leggeva un libro...mica che la sua voce mi addormenti, anzi...sospetto piuttosto che lui mi abbia messo del sonnifero nella birra per farmi stare un po' zittina (dai, di la verità, tanto lo so che sei stato te, eh!). Del mio pc che questa mattina mi ha dato il saluto definitivo...delle cose che sono riuscita a salvare sul disco esterno prima di riavviarlo e vedere una scritta bianca su sfondo inquietantemente blu che suonava più o meno così "Mi hai un po' rotto il cazzo. Mi fai lavorare troppo. Da oggi sono in sciopero!" Bene!!! Delle cose che ho perso, come le nostre prime conversazioni, delle parole che ci siamo detti quelle volte che ci siamo allontanati e quelle volte in cui ci siamo ripresi. Ecco. Le cose che più mi dispiace perdere sono quelle che riguardano noi...perchè non voglio che si dimentichi niente. Del fatto che stare un po' senza pc può farmi solo che bene...userò ogni tanto quello della sorella, quando me lo concederà (ovvero quando sarà fuori casa!). Dei libri che popolano il mio comodino e che adesso ho indubbiamente più tempo per leggerli. Di una Pieve vicino a casa mia di cui abbiamo parlato venerdì, e della quale io non sapevo dire nulla, perchè quando mi si chiedono le date mi emoziono e mi sembra di essere tornata a scuola e che mi stiano interrogando e allora faccio scena muta...di quella Pieve che ieri mi è venuta voglia di fotografare...un po' di foto.   


 








6 commenti:

  1. io, desso, non per dire, ma la birra l'hai stappata te e il bicchiere me lo hai messo davanti te...e visto che io soffro degli stessi sintomi...hai visto mai che non sia stata tu a volerti liberare di me :(

    secondo me, quando a mia sorella si elogia la casa e contemporaneamente i quadri del marito, dentro, prova una gioia grandissima:)

    te lo scrivo qui eh...ti . . . :)

    RispondiElimina
  2. kaba: allora vedrai che è stato il piadinaro che ci ha drogato l'impasto perchè così smettiamo di rompergli le balle...a questo punto mi viene il sospetto perchè una botta narcolettica di questa portata io non l'avevo mica mai avuta...e poi mica elogio la casa di tua sorella e i quadri di suo marito perchè me la voglio arruffianare, eh...lo sai che io le cose le dico perchè le penso per davvero.

    e questo ti ... con questi 3 puntini che sembra di giocare all'impiccato...che io so cosa vogliono dire e allora mi imbarazzo un po' perchè io su sto blog ho un'immagine di un certo tipo da mantenere...ma, insomma, imbarazzo a parte, ricambio il ti . . ., anche se lo sai bene :)

    RispondiElimina
  3. uhei, la casa era la mia e il commento principale doveva essere il mio.... ma adesso come faccio a intromettermi? Vi abbraccio. Grazie.

    isterika

    RispondiElimina
  4. isterika: ma non ti intrometti mica!!...e poi è un piacere per me parlare della tua casa, non devi mica ringraziare!

    un abbraccio a te

    Leanne

    RispondiElimina
  5. grazie, vale...buon inizio settimana a te :)

    RispondiElimina