PER L'ULTIMA VOLTA
E' finita. Facciamo un respiro profondo ed ammettiamolo. Come tutte le cose più belle, anche questa è giunta al termine. Non bisogna far altro che accettare la cruda realtà e andare avanti. E allora, per l'ultima volta, percorriamo la strada piena di curve, con la radio accesa, cantando io, canticchiando sommessamente lui. Ci fermiamo per l'ultima volta davanti alla casa sul fiume e cominciamo a fantasticare passando l'ultimo tratto del tragitto discutendo su quali numeri giocare al superenalotto da qui ai prossimi vent'anni per potercela permettere. Arriviamo su, in mezzo alla tranquillità, per l'ultima volta. Carichiamo a braccia le nostre belle valige, salutiamo, e ci sistemiamo in stanza. Leggiamo il secondo libro di Benni insieme, “Margherita dolcevita” questa volta, lo finiamo anche. E io mi accorgo, per la prima volta, che all'inizio del volume, c'è l'autografo originale dello scrittore. Come ho fatto non vederlo prima? E decretiamo che, da adesso in poi, tutti i libri di Benni che sono nella mia libreria li leggeremo insieme. Benni, da oggi, è il “nostro” e non più solo il “mio”. Il concetto spaventa, eh...ma, allo stesso tempo, mi mette dentro un senso di completezza...com'è strana la vita, a volte. Per l'ultima volta, scendiamo il sentiero che porta al luogo del nostro primo bacio. E ci sediamo al tavolo di pietra del nostro primo bacio, all'ombra dei faggi, a scattare foto inutili ma per noi importanti. E' l'ultima volta. Lo sappiamo bene, almeno per quest'anno. Allora ci facciamo una promessa. Qualunque cosa dovesse succederci, quel posto sarà il “nostro”. Il mio e il suo. Magari ci andremo soli, ma non ci porteremo mai qualcun altro. Lo so, lo so bene che è una di quelle promesse romantiche e smielose...ma a noi piace troppo tirare fuori stronzate da film ogni tanto. Però io la promessa la mantengo, eh...anche se spero non ce ne sia bisogno. Per l'ultima volta abbiamo l'onore di mangiare i piatti squisiti dell'Ernesta (ha ragione lui. Quella donna è proprio un gran bell'investimento). E poi, per l'ultima volta, lo vedo che da la caccia alle cavallette che entrano in camera tutte le volte che, di sera, apro la porta per uscire sul terrazzino a fumare. E lo fa da vero eroe, eh, senza paura e senza timore alcuno...mi guarda con quella faccia come per dire “Stai tranquilla, piccola. Ci penso io”...E ci pensa lui sul serio...incitato dai miei urletti spaventati e da frasi del tipo “Dai, dai...finiscila” (lo so che una donna dei boschi come me dovrebbe amare tutti gli esseri viventi...ma gli insetti mi fanno impressione e poi non possono pensare di uscirne vivi se entrano in casa!). E per l'ultima volta stenderci sul prato, al sole, anche se c'è un vento che ci fa venire mal di testa e ci fa bruciare gli occhi. E facciamo i bagagli, per l'ultima volta, abbracciandoci di tanto in tanto, come a sostenerci perchè sappiamo che fino ad aprile almeno non potremmo tornare li. E salutare Franco con una stretta di mano, promettergli che ci rivedremo, dirgli di salutare la Federica e la Silvia e sperare che niente cambi da adesso in poi. E scendere di nuovo quella strada, con le curve, con lui che mi dorme accanto, anche se io canto e guido con lo spirito rallysta. E sentire che nonostante la tristezza, nonostante il caldo afoso che ci aspetta a valle, dentro ho un casino di serenità e non voglio che siano i pensieri negativi a portarmela via.
Foto di Leanne
Foto di Kaba
Foto di Leanne
Foto di Leanne
Foto di Kaba
Vale t'ammazzerei! Ho iniziato a leggere io post e ho pensato al peggio!! Che in quel caso sarebbe stato qualcun'altro da ammazzare ;)
RispondiEliminaCapisco la tenera tristezza che provi ma tornerà la primavera e sarete di nuovo li. Un bacio.
psy, cara...mi spiace, non volevo farti spaventare! tra l'altro, mi rendo conto solo adesso che fino ad un certo punto, in effetti, si poteva capire un'altra cosa. fosse successa una cosa così, non credo avrei avuto la forza di scrivere...
RispondiEliminatornerà la primavera, si...ma prima dobbiamo passare l'inverno...e io ho un sacco di paura dell'inverno. un bacio a te, piccola.
ot: è un po' che non ti sento da nessuna parte...sarà il caso che appena ci si becca su skype si facciano due chiacchiere, eh! :)
Una serena e deliziosa domenica alla tenerissima Vale:-)
RispondiEliminaUn abbraccione affettuosissimo:-)
Marco
grazie marco,, sei molto caro. una buona domenica a te! :)
RispondiEliminacomunque averci al fianco uno che uccide gli insetti senza farsi tante storie son fortune...te pensaci bene a lasciare andare uno così, che la gente normale fa un mucchio di storie e strepiti prima di uccidere gli insetti, invece averci uno così al fianco son proprio delle fortune...poi guidare come nei rally quando c'è uno lì che dorme non si dovrebbe fare perchè a quell'altro poi gli fai venire la nausea e gli rovini il resto della giornata, x dire:)
RispondiEliminapoi c'è da dire che le foto son belle..te c'hai un'altra fortuna, cioè che lì con te c'è uno che sa fare le foto bene e allora ti fa sempre fare bella figura nelle foto..
kaba
kaba: lui sarà anche uno che uccide le cavallette senza paure, eh...ma si fa venire la nausea con poco :). ma è molto utile avere al fianco una persona impavida come lui...che ti protegge da tutte quelle cose svolazzanti! le foto le sa fare bene, non c'è che dire...ma ricordati, a volte è il soggetto che fa la differenza!! :):)...e, l'ultima cosa, precisiamo che non le ha mica fatte tutte lui le foto...anzi, in una si vede anche...se si guarda bene!! :)
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