La tua voce
recita sommesse poesie.
Parole in dialetto,
quella lingua che ti appartiene.
E le reciti piano.
Sussurrate.
Come l'ultimo rosario
delle sere di maggio,
in quell'ora in cui ancora è giorno
ma il sole già sta calando
......
E si intravede la notte.
Foto dal web
bella, davvero
RispondiEliminapietro
ecco vale,
RispondiEliminasenza parole, comincio a pensare che tu abbia interpretato bene il significato di quel foglio.
pietro: grazie, davvero! :)
RispondiEliminaerika: quale foglio?!...con me bisogna cercare di essere meno enigmatici possibile in questo periodo..non ho forza d'interpretazione! :)
Sarò molto sincero: non credevo di
RispondiEliminatrovarmi al cospetto di tanta dolcezza.
Corro a leggere le precedenti.
aldo: sarò sincera...mi hai fatta arrossire! :) grazie...mi fa piacere che questa poesia ti abbia trasmesso dolcezza...:)
RispondiEliminapenso spesso di andare a fare una visita da quelle parti per ascoltare quel che ho dentro. E questo dovrebbe rispondere alla tua domanda senza essere troppo espliciti che i fatti nostri son nostri.
RispondiEliminaerika: adesso ho capito tutto e ricollegato tutto..il foglio e quello che c'era scritto...e delle volte, ultimamente, ci ho ripensato spesso anche io.
RispondiEliminae tu..bè, tu lo sai solo tu quando sei pronta... :)