giovedì 30 aprile 2009


La tua voce


recita sommesse poesie.


Parole in dialetto,


quella lingua che ti appartiene.


E le reciti piano.


Sussurrate.


Come l'ultimo rosario


delle sere di maggio,


in quell'ora in cui ancora è giorno


ma il sole già sta calando


......


E si intravede la notte.


Foto dal web

7 commenti:

  1. ecco vale,

    senza parole, comincio a pensare che tu abbia interpretato bene il significato di quel foglio.

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  2. pietro: grazie, davvero! :)



    erika: quale foglio?!...con me bisogna cercare di essere meno enigmatici possibile in questo periodo..non ho forza d'interpretazione! :)

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  3. Sarò molto sincero: non credevo di

    trovarmi al cospetto di tanta dolcezza.

    Corro a leggere le precedenti.

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  4. aldo: sarò sincera...mi hai fatta arrossire! :) grazie...mi fa piacere che questa poesia ti abbia trasmesso dolcezza...:)

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  5. penso spesso di andare a fare una visita da quelle parti per ascoltare quel che ho dentro. E questo dovrebbe rispondere alla tua domanda senza essere troppo espliciti che i fatti nostri son nostri.

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  6. erika: adesso ho capito tutto e ricollegato tutto..il foglio e quello che c'era scritto...e delle volte, ultimamente, ci ho ripensato spesso anche io.

    e tu..bè, tu lo sai solo tu quando sei pronta... :)

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