C'era un tempo
che variegava lacrime e buio.
Era un tempo
che non dava il giusto nome alle cose.
Un tempo
fatto di pensieri in bianco e nero
di miagolii densi
e notti insonni.
Questo tempo
batteva il ritmo di note soffocate
e parole vuote.
Era il tempo dei silenzi
della stasi
dell'immobilità.
Il tempo in cui
io ero solamente io.
Foto dal web
osto, bella è bella, però poi, nel nostro privato, me la spieghi che io tutta tutta non l'ho capita...che te desso fai le poesie corte e complesse che il vero significato lo puoi conoscere solo te, x dire:)
RispondiEliminaBeh, adesso siete almeno due! :-)
RispondiEliminakaba: quante volte te l'ho detto?! siete voi lettori che vi ostinate a parafrasare, a trovare un senso ad una poesia. spesso i poeti scrivono cose a caso, senza senso, così, tanto per dire qualcosa..per creare qualcos. non sempre dietro a quello che scrivono è celato qualcosa. spesso non sanno neanche loro cosa stanno dicendo. però vedi, io quando mi dici che una mia poesia è bella sono contenta..perchè anche se non volevo dire niente, vuol dire che hai sentito comunque qualcosa.. :)
RispondiEliminaloop: eh si...menomale che siamo SOLO in due! non ALMENO! :)