SEI ANNI OR SONO
Il colore di questo post merita di essere nero perchè parlerò di persone che non ci sono più...e quando le persone muoiono, non so voi, a me viene un po' di tristezza...anche se non le conoscevo. Ieri ho guardato i necrologi sotto al mio ufficio...un manifesto unico, con la foto di un ragazzo e tre ragazze...allegri, sorridenti, spensierati. Occhi spalancati sul mondo..un mondo che non sono mai riusciti a vedere. Guardo la data della ricorrenza 25/07/2001. E' già passato così tanto tempo? Eppure mi sembra ieri. Ricordo quella domencia mattina, quando mi ha chiamato mia nonna per dirmelo...una macchina con a bordo 5 ragazzi aveva sbandato prendendo il pilone della corsia di uscita sulla super strada. Una di loro è rimasta viva. Una, ricordo, si diceva che fosse rimasta decapitata. Ho avuto tristezza...tanta. Perchè più passa il tempo e più metto su il famoso sale in zucca...e allora mi rendo conto dei pericoli che prima ignoravo...come sicuramente ignoravano loro. Una di queste veniva nella mia scuola...la odiavo...così, a priori. Eppure, rivedendone la foto, ieri, mi è sembrata simpatica. Si dice sempre dei morti "erano buoni, erano gentili, erano sempre pronti a fare qualcosa per gli altri"...e, comunque, fatto sta che ho incominciato a riflettere...e mi sono chiesta "cosa rimane a chi resta?". I genitori, gli amici, i compagni di scuola, della squadra di calcio...cosa sentono dentro? cosa resta?...nel giro di pochi anni, ho perso due amici...ma erano ragazzi che conoscevo poco, non erano migliori amici...mi mancano, a volte...penso ancora a loro...ma mi chiedo...se la nostra fosse stata un'amicizia profonda, come starei adesso...dopo 10 anni...so che mi mancherebbe un pezzo di me...ma spero di non venirlo mai a scoprire.
Scusate la tristezza del post...ma ce l'avevo dentro da ieri...lo dovevo dire.
non rimane niente. Chi dice che le persone continuano a vivere nel ricordo sta solo sparando cazzate. Il ricordo mummifica le persone, non le rende vive, e dopo un po' rimangono solo immagini e un'impressione strana, come di foto seppiata, come se fosse la vita di altri. E la consapevolezza che non saprai mai come saranno le loro facce adesso, o fra 10 anni, e il non sapere cosa sarebbe stato di loro, il non sapere come sarebbe cambiato il mondo, il non sapere come sarebbero invecchiati e se dopo molti anni li avremmo ancora riconosciuti, se avrebbero avuto dei figli, dei nipoti e una vita. Ecco cosa rimane: la certezza di non sapere un cazzo, se non che di loro rimane solo un futuro che si può solo immaginare, dialoghi che non ci saranno, e scuse che non si faranno mai. Ecco cosa rimane.
RispondiEliminami hai fatto piangere...è molto triste quello che dici...e non so se posso condividerlo. certo, del loro futuro non rimarrà niente...ma di quello che ci hanno lasciato? le persone che entrano nella nostra vita, non lasciano solo un ricordo. lasciano parole, sguardi, emozioni...e sono gli stessi sguardi, parole e emozioni che ci hanno fatto diventare quelli che siamo oggi. lasciano molto
RispondiEliminaquello che le persone ci lasciano è una parte di noi, è una sorta di prodotto di quello che sono state (se vogliamo), ma ti posso garantire che quello che rimane non compenserà mai quello che non è venuto. Almeno per me, che ho sempre preferito il tangibile alla speranza ed al ricordo, e il futuro al passato. Perchè il passato non si cancella, e la vita di una persona è nel presente e nel futuro. Una persona può essere come una conchiglia che lascia delle impronte sull'anima, le impronte non le cancelli (e poi non è nemmeno vero...), ma sai che non ce ne saranno quasi (QUASI) mai di nuove una volta sparita la conchiglia.
RispondiEliminasi è tristi perche' si sente di capire cio' che si è perso, si sente di capire quante possibilità sopno state vanificate, e quante variabili non ci sono piu'... si sente un centesimo di quello che si e' perso veramente.
RispondiEliminanon e' vereo che non lasciano un cazzo, perche' ogni perdita ci cambia, cche sia marginale o importante la persona che si perde. Il nostro essere altera la propria forma,la mente cambia, il cuore... piange.
xivan: è chiaro che quello che rimane non sarà mai come quello che avrebbe potuto essere...in fin dei conti, è un futuro che non c'è! per quello che rimane, intendo quello che sentono dentro del persone che rimangono quando quelle a cui teniamo se ne vanno! è questo che mi chiedo! cosa rimane dentro? pensa alla ragazza dei 5 che è rimasta viva...cosa può provare adesso, vedendo quel manifesto! pensa ai genitori dei quei 4 ragazzi, sopratutto a quelli del ragazzo che guidava! cosa provano, adesso dopo 6 anni?! è questo che mi sconforta di più...che mi rattrista!
RispondiEliminaxfreng: sono d'accordo con te...è per questo che spero di non dover mai provare una cosa del genere!
Assolutamente no. No foto seppiate, nn ricordi ammuffiti e privi di vita. Niente di tutto questo. Fortunatamente. Lo urlerei se potessi.
RispondiEliminaSi',rimane l'amaro in bocca per nn poter condividere con quegli amici altri momenti belli ed unici. Rimane l'amaro per i "avrei potuto..."...perchè dopo nn puoi piu' sorridere loro una olta di piu'...dopo è troppo tardi. E pensi a tutto ciò che avresti voluto dire e fare con loro...e nn c'è stato il tempo. A quella battuta storta che l'ha infastidito e per la quale avresti voluto scusarti...Ecco cosa rimane.
Un ricordo nel Cuore vivo e forse dei rimpianti. Rimane l'affetto, intaccato...ricordi i difetti con un sorriso, le prese in giro, ma anche gli abbracci e...il giorno in cui gli hai detto addio.
Tutto ciò nn è niente. Senza quella persona, senza quei pochi anni divisi con quella persona, adesso sarei sicuramente diversa, peggiore.
provano un gran senso di colpa, di sfinimento e di impotenza. Ogni tanto guardano le foto e si ricordano che nella vita si sopravvive a tutto, e spesso è questa la cosa più triste.
RispondiEliminaSi, le scomparse ci cambiano, ma non quanto avrebbero fatto le presenze. E quello che rimane non è un lascito, o un'eredità, ma il risultato di una causa: non è la persona, ma la sua morte. Il resto è solo ricordo che col tempo si sbiadisce e ammorbidisce gli spigoli, finendo col trasformare tutto in una sorta di "età dell'oro" se non stiamo attenti... E' quello che si fa quando si dice "Era così buono..." dopo che una persona è morta. In questo modo si cancella quella persona, perchè ricordando solo le cose buone si cancella quello che la rendeva reale, e la si traspone nello stato di "morto", una entità senza sfaccettature, fatta solo di una dimensione, e non è più la persona che si conosceva. SBT.
mifidoetc...: ti rendi conto che abbiamo detto le stesse cose? Io non so se gli anni passati con una persona mi abbiano reso migliore o peggiore, come faccio a sapere cosa è "migliore" e cosa è "peggiore"? Da che punto di vista si può giudicare una cosa del genere? I ricordi, in quanto tali, sono fatti per svanire, e per quanti vivi possano essere in noi, si consumeranno e prenderanno le forme che noi vogliamo dar loro. E anche se a volte i miei ricordi sono così duri da poterli toccare, sono sicuro che non saranno mai vivi quanto le persone che conoscevo, che non saranno mai reali come loro, e che non saranno mai altro che un'immagine sbiadita della loro vita e solo un'ombra di quello che avrebbero potuto essere.
RispondiElimina76ecc... i ricordi se legati a dei momenti passati, sfumano... ma i ricordi legati a delle emozioni vissute, non sfumeranno mai
RispondiEliminaLa penso anche io come fre: quelle persone sono emozioni e sentimenti...nn bisogna lasciarli sfumare.
RispondiElimina76ecc..."migliore" qualsiasi cosa mi abbiano lasciato: quel periodo sarebbe stato piu' arido senza di loro, nel bene e nel male
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