
Una volta, qualche mese fa, quando eravamo ancora all'inizio della nostra storia, gli scrissi "mi manchi talmente tanto che non riesco a respirare". E magari allora la questione era un po' diversa, però che non riuscivo a respirare era vero sul serio. Questo, forse, è il primo fine settimana, da quella volta lì, che non sono con lui e provo la stessa sensazione di mancanza d'aria. Che io alla mia libertà ci tengo, che io sono nata e cresciuta con un senso d'indipendenza abbastanza forte, che non ho paura della solitudine, che da sola ci sto anche bene, che ho bisgono, delle volte, dei miei spazi, delle mie serate passate a pensare solo a me stessa. E infatti non credo sia un fatto di dipendenza, credo sia un fatto di autonomia...io dopo un tot di giorni o ore senza di lui non riesco a stare. Che magari, a voi lettori, la cosa potrebbe sembrare pateticamente romantica...a me, invece, spaventa. Perchè è come se mi rendessi conto di non potercela fare. Non di non potercela fare da sola, ma di non potercela fare senza lui. A far cosa, direte voi? A respirare, appunto. Io che ho sempre respirato lo stesso, stasera, che non è più sera, ma è notte fonda, ho gli occhi che non vogliono chiudersi e il cervello che non si vuole spegnere. E non mi sono ancora messa il pigiama, ho provato a tenere la testa impegnata, a trovare le cose da fare, quelle cose che maledico sempre di avere troppo poco tempo per poterle fare. E le ho fatte, ma non è servito a niente. Non riesco a smettere di pensare che se lui fosse qui, come ogni sabato sera, magari adesso saremmo a letto, magari dopo aver fatto l'amore, starei con la testa sotto il suo mento, girata su un fianco, con la gamba destra a placcarlo...stile kola idiota. E magari staremmo lì, un po' intontiti dal sonno, con gli occhi socchiusi e le voci basse, a parlare di chissà cosa, con frasi sconnesse, un po' impastate dalla stanchezza. E invece, stasera, che è notte inoltrata, andrò a letto, accenderò la tv senza volume, leggerò, forse, farò le parole crociate, e aspetterò di riuscire a dormire. Mi metterò sempre su un fianco e semplicemente appoggerò la testa sul cuscino. E questo mi fa sentire vuota...aspetterò, contando i minuti, che arrivi mercoledì. Aspetterò. E cercherò di accettare di essere cambiata. Accetterò che io da sola valgo lo stesso, ma senza lui mi sembra di valere un po' meno.
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