CUORI IMPAVIDI
Credo che al mondo ci siano persone estremamente coraggiose. A volte capita di sentire storie, aneddoti che come protagonista hanno un personaggio del quale la prima cosa che viene da dire è "questo si che ha le palle!". Ma non sto parlando di supereroi pronti a salvare l'universo. Sto parlando di persone comuni che, nonostante il dolore che provano, riescono a tenere la testa alta anche nelle situazioni peggiori. E allora mi è capitato di sentire la storia di un ragazzo come tanti, un ragazzo che però deve aver una sensibilità superiore rispetto a quei tanti. E' la storia, quella che vado a raccontare, di un ragazzo che non ho mai conosciuto e che forse non conoscerò mai, ma al quale, così, d'istinto, mi verrebbe da stare vicino.. Ecco, uno di quei ragazzi che a noi donne piace tanto avere come migliori amici, per intenderci. E' la storia di E. Una storia breve perchè non so i particolari, una storia che però mi ha colpita. E' la storia di questo ragazzo sulla trentina che incomincia a lavorare in un'azienda e in questa azienda incontra una ragazza. Io so solo che si sono incontrati, ma mi piace immaginare il suo cuore che batteva ogni volta che lei si spostava i capelli dietro alle orecchie, ogni volta che i loro sguardi si incrociavano, ogni volta che lei gli parlava. Una cosa nuova che nasce, insomma, come tante storie classiche, come tutte le storie d'amore. Si, perchè lui si innamora perdutamente di lei mentre questa amicizia progredisce. E forse lei se ne è anche accorta. Ma lei non lo ama. Lei ama un altro...ama il classico ragazzo col quale ci si mette insieme al liceo. E questo ragazzo qua, io me lo immagino a leggere i versi del giovane Werter tipo questo : "Talvolta non capisco come mai un altro possa, e osi aver diritto di amarla, mentre io solo l'amo così profondamente, così totalmente, e nulla conosco, né so, né posseggo, all'infuori di lei".
E poi il tempo passa, poi lui con lei non ci lavora più, anche se comunque rimangono in contatto. E passano i mesi e forse anche qualche anno. E un giorno lui ritira la posta dalla buchetta delle lettere e c'è una busta color carta da zucchero e lui sa che dentro c'è qualcosa che non gli farà bene. Però la apre lo stesso, con calma, estraendo lentamente la pergamena all'interno, con gli occhi socchiusi, come quando si guarda un film dell'orrore...come quando non si vuole vedere ma si deve vedere. E legge il nome di lei...e un nome accanto che non è il suo. "Dopo la cerimonia, saranno lieti di salutare amici e parenti presso il ristorante....". Lo stomaco si blocca, sente un tonfo sordo, forse è il cuore che si sbriciola. Lascia passare qualche giorno, la chiama, la ringrazia e conferma la sua presenza. Che coraggio...si, questo uomo qui ha proprio un cuore impavido. Perchè io, anche se non l'ho mai visto, non fatico ad immaginarmelo nelle notti precedenti il matrimonio, mentre si arrotola tra le lenzuola senza riuscire a dormire...perchè lui sa cosa vuole dire soffrire...e nonostante tutto entra nella fossa dei leoni. Quel giorno arriva. E lui ha un vestito buono, le scarpe buone. Lui si è messo il gel nei capelli invece della spumina e si è fatto la barba. E me lo immagino li, seduto sulla panca dell'ultima fila, con il capo un po' inclinato e gli occhi lucidi, l'espressione triste. Me lo immagino mentre si trattiene dall'alzare la mano mentre il sacerdote dice "Chi ha qualcosa da dire, parli ora o taccia per sempre". E lui tace. Per sempre. Non dichiarerà mai il suo amore a questa donna che, a parer mio, non sa cosa si è persa. Lui tace davanti a chi gli chiede come sta. Secondo me non riesce a parlarne neanche con se stesso.
Ma io, da perfetta sognatrice romantica quale sono, per loro mi sono immaginata un altro finale. Tipo lei, che al momento di dire "si", invece, dice "No, non lo voglio". E corre scendendo le scale, arriva alla panca dell'ultima fila, lo prende per mano e insieme scappano per vivere lontano da tutti il loro amore. Quello che mi preoccupa di più è che anche lui abbia sperato che ciò potesse accadere davvero.
comunque queste caratteristiche qui del cuore impavido, solitamente, appartengono a tutta la famiglia, per dire...vedrai che se cerchi tra i fratelli e i cugini troverai qualcosa di impavido, come in quei clan scozzesi che si vedono in braveheart, sempre per dire
RispondiEliminakaba
Kaba, allora io non so, eh, ma almeno almeno mi accontenterei di un cugino di questo ragazzo qui, che se è vero che ce l'hanno nel sangue questa cosa del cuore impavido, potrebbe anche essere che uno possa rischiare di intrigarsi con un acquario, per dire...che di coraggio ce ne vuole un sacco in un caso del genere..tanto per dirne una :)
RispondiEliminaLeanne
ma lui a lei ha mai espresso i suoi sentimenti? magari lei nn aspettava altro ....ç_ç
RispondiEliminacolu, io so che lei sapeva qualcosa. ma non so se glielo aveva detto lui o lo era venuta a sapere per vie traverse...ma lei sapeva..quindi ha proprio perso una persona così per volontà. che poi noi non possiamo mai sapere, eh..il destino ha sempre più fantasia di quello che crediamo :)
RispondiEliminaperò ammetterai che la storia è romantica in sè
è storia bella, anche se molto triste...la cosa che consola è che, come hai giustamente notato tu, è lei ad essersi persa qualcosa, non certo lui..Un bacio grande, Giulia
RispondiEliminaeh già, giulietta...lo credo anche io...lei secondo me si è persa tanto. ma secondo me non se ne è accorta..è questa la cosa triste
RispondiEliminamagari se ne accorgerà...oppure no, se è una di quelle poche persone così fortunate da essere tanto amate da non rendersi conto e non sentire il bisogno di un uomo così..Giulia
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