MA E' COSì DIFFICILE DA CAPIRE?!
Io non voglio dare la colpa a nessuno dei miei problemi...non è che voglia scaricare addosso a lei le mie crisi di panico e le mie ansie. I problemi sono i miei...e me li devo risolvere io...e questo lo so bene. Perchè so solo io quello che si prova, so solo io come si sta. E non chiedo neanche di condividerli, tanto più che me ne sto zitta zitta e me li tengo per me. Ma nell'andare a risolverli, certe cose vengono fuori e non è che puoi far finta di niente. E allora, nel bel mezzo di una discussione, mi viene da dirglielo! Se sono ansiosa è colpa delle tue paranoie...E lei non lo ammette, lei rinfaccia il fatto di avermi protetta troppo (come se lo avessi chiesto io, no?!), che se sono malata me lo devo mettere in testa e basta! Io non nego di non essere a posto...anzi, me ne rendo conto anche bene, eh. Ma non mi basta rassegnarmi al pensiero di essere malata...e no, troppo comodo, troppo facile. Io voglio capire perchè mi sono "ammalata". Perchè prima ero sana e adesso non lo sono più. Troppo difficile, vero, mamma, ammettere di aver sbagliato? Troppo comodo limitarsi a dire "tu sei malata e basta"...eh no...a me non sta bene per niente! Perchè un pochino ci tengo a farti sapere che se sono diventata così, non è mica tutto merito mio!!! A ognuno le sue responsabilità, cazzo! Mi viene in mente un episodio di qualche anno fa. Era il 2002...quindi avevo già 20 anni. Mi ero lasciata da poco con il mio storico moroso, dopo 3 anni. Già lei non sopportava l'idea che avessi fatto soffrire quel ragazzo (sorvolo sul fatto che la sensazione di soffocamento che mi porto dietro da allora è dovuta anche al fatto che per un anno emmezzo ho continuato a stare con lui per non fare del male a nessuno!...), e in più iniziava ad essere preoccupata perchè iniziavo ad affacciarmi al mondo da sola...Con la mia macchina e la mia indipendenza! All'epoca giravo in un bar che sta a 3 km da casa mia. Quel sabato sera, dopo aver giocato un po' a trivial al bar, verso mezzanotte, io e gli altri ragazzi nonchè ragazze, abbiamo deciso di andare a mangiare una pizza. Non ci vedo nulla di male...Alla mezza mi suona il cellulare "Valentina...dove sei?"..."Ma, sono qui che sto mangiando una pizza con gli altri. perchè, è successo qualcosa?"..."vieni subito a casa!! che non si sta in giro fino a quest'ora. E poi con chi sei?"..."a parte il fatto che non sono neanche con la mia macchina...ma poi non è che mi sto prostituendo è!!"..."Parti a piedi. ti aspetto sveglia"...
Ecco...io sono cresciuta così...e se voi vedete un motivo valido a questa scagnarata che mi fece allora (molte altre ce ne sarebbero da raccontare, ma per il momento mi viene questa), vi prego, ditemelo. Eppure...non lo vuole ammettere, non ce la fa. Lei crede di aver fatto le cose giuste...lei crede di aver fatto tutto per il nostro bene. Chiaro, sono certa che non l'abbia fatto apposta, eh...ma prenderne atto sarebbe un buon punto di partenza anche per lei.
Ecco, qui ritorniamo alla sintonia totale. Cara Vale, tesoro, non sai quanto ti capisca e quanto mi senta vicino a te. Hai letto anche tu un pò del mio blog quindi è inutile che stia a ripetere cose. Anch'io sono al tuo stesso punto. Anch'io ho bisogno che le responsabilità vengano equamente ripartite (diciamo che noi come figlie non ne avremmo proprio giacchè siamo state loro succubi, ad ogni modo...). Purtroppo nel mio caso questo non potrà mai avvenire. Mia madre non c'è con la testa. Anzi, non c'è mai stata. Per lei sarò sempre io che ho rovinato la famiglia (dell'analisi non sanno niente, è la cosa più preziosa e delicata che ho, figuriamoci se la insozzo raccontandola a loro!). Spero che per te le cose vadano diversamente. Lo so, lo capisco, lo sento quanto varrebbe quel prenderne atto da parte sua. Cambierebbe completamente le cose. Spero che avvenga. As soon as possible. Ti abbraccio forte.
RispondiEliminache dire,mi aggiungo..
RispondiEliminano,dico,quante volte ho pensato,detto,urlato le tue stesse identiche parole???ora,io non so per te,ma per me proprio non c'è speranza!Ho smesso di sperare in un'ammissione di responsabilità,non avverrà mai.Non è per cattiveria o per chissà che altro che lo fa,o NON lo fa,no no...è che per lei non c'è nulla da capire,nulla su cui "indagare",per lei è stato ed è tutto semplicemente così...o forse anni ed anni ed anni di finzioni,anni ed anni di un'educazione familiare bigotta e rigida,anni ed anni di compromessi emotivi..alla fine le hanno atrofizzato quella parte del cervello che ti rende consapevole e presente,e le hanno fatto davvero credere che fosse tutto normale,anche ciò che normale non è,ma è ossessivo,paranoico soffocante...e potrei continuare fino a domani..
ti abbraccio miciotta
xpsy: guarda...sulla psico ha sempre qualcosa da dire...tipo che le sto pagando il mutuo della casa, ormai...non ha mica capito che per certe cose ci vuole tempo..mica si rende conto che inizio a stare bene. forse non se ne è accorta che ho iniziato ad uscire...che uso sempre meno le gocce di bach..che riesco ad andare a fare la spesa...e quello che più mi turba è che non condivide con me i piccoli passi che faccio ogni giorno per guarire...e io non glieli faccio neanche condividere...visto che faccio cose che per lei sono del tutto normali. eccetto questo, è convinta che sia la psico a mettermi in testa che il problema delle mie crisi sia lei...il fatto, invece, è che piano piano, sto facendo il punto della situazione da sola..me ne rendo conto prendendo coscienza e guardando i fatti con occhio lucido...ma che importa?! tanto lei è convinta di aver fatto bene così. e allora cosa devo dire?...ieri si è pure fatta venire le vertigini dopo la discussione..tanto per aggiungere un altro po' di sensi di colpa a quelli che ho già...che così facciamo il pieno!!..ma questa volta mi dispiace, non chiedo scusa per quello che ho detto. quando sbaglio io lo riconosco e non mi sono mai tirata indietro quando capivo di aver scazzato e chiedevo scusa. questa volta no...sono troppo sicura di quello che ho detto...e mi dispiace per lei..ma ne ho preso atto io. poi vedrà lei cosa fare della sua vita. io ho una consapevolezza in più.
RispondiEliminati abbraccio anche io, stella!:)
xangelita: miaooooooooooo....anche io penso che sia un fatto di convinzione. per lei è giusto così. punto. non ci sono cazzi che tengano. ormai non mi aspetto che ammetta di aver sbagliato (non lo ha mai fatto..nemmeno davanti alla più lampante evidenza!) e non lo farà adesso. non dico che sia sempre stata pressante e paranoica..non è una di quelle mamme che mi ha tenuta segregata in casa, sia chiaro..però mi ha trasmesso tante paure...anche sabato sera. dovevo andare a ravenna...e io non è che ho una gran propensione a fare strade di notte che non conosco..però ero decisa, prima o poi dovrò superare questo scoglio. passo da lei dopo canto e mi fa "vai a ravenna poi?"..."ma, non lo so..sono un pochino stanca. adesso vedo"..."eh, se sei stanca lascia stare, dai. non andare"..detto con un tono come per dire di non farla preoccupare. io sono andata...però per tutto il tragitto ho tenuto in gola le mie gocce!...avevo una gran ansia..il sapere che non era d'accordo e si poteva preoccupare mi ha fatto stare con il patema....
ci saranno genitori peggiori, io sarei una mamma molto peggio, lo so...ma almeno io ho messo in conto la possibilità di non mettere al mondo figli e di non rovinare delle vite...lei lo ha fatto lo stesso:)
ah...per la tachicardia...provato col biancospino?...pare faccia..
bacio
Cara hai toccato il punto cruciale. Per carità non l'avranno fatto apposta ma è priprio per i sensi di colpa che ci hanno fatto ammalare. Nel preciso istante in cui noi abbiamo dubitato, in cui abbiamo vacillato, ecco che siamo crollate. Brava, mi piace sentirti così risoluta e capire che stai vedendo chiaramente. Forza ciccia, sono con te!!
RispondiEliminasi,è proprio quella la questione,e ci troviamo perfettamente..stesse identiche cose,è quasi pauroso! :-)
RispondiEliminail biancospino... ce l'ho! ho una scorta di capsulette concentrate di biancospino.
Grazie tesoro
Quanto condivido i tuoi penseri..
RispondiEliminaa penso esattamenre come te
Sono esattamente come te..
xpsy: già...vedere chiaramente...e iniziare a passarci sopra...a prendere l'e45 e a stare in coda come ho fatto ieri senza sentire il senso di nausea...la preoccupazione (di cosa, poi?!)...ecco..fregarmene...tengo alla mia vita..e da un certo punto di vista posso anche essere contenta che qualcuno se ne preoccupi oltre a me...ma preoccuparsene è un conto..assillare è un altro..un giorno vi racconterò quella de "la droga nel bicchiere"...
RispondiElimina:)
xangelita: è bello sapere di non esser soli al mondo, no?! e secondo me c'è molta più gente di quello che pensiamo messa come noi...anche se magari ha sfogato la cosa in modo diverso!!
ma allora lo sapevi già del biancospino!!:( e io che volevo esserti utile!!:(
x urlo: benvenuto/a?!?!....come ho detto ad angela...sapere che c'è qualcuno che vive le nostre stesse esperienze e le nostre stesse ansie può essere un buon punto di inizioo per combatterle...e vincerle...non siamo soli...e questo da una gran forza..ti leggerò :)
Dal basso della mia piccola - minuscola- esperienza posso dirti che a volte si sbaglia pensando di fare bene. In quello che ho letto c'entra di sicuro l'egoismo e l'apprensione di una mamma che nn ha saputo capire qual'era il momento di ritirarsi e lasciare spazio a gli altri, e mi rendo conto (io che ho avuto sempre assoluta libertà, nn perchè concessa ma perchè imposta) che vivere DA FIGLIA una vita così sia davvero difficoltoso e soffocante.
RispondiEliminaIn un certo senso quello che ho letto qui è lo stesso motivo per cui con il mio ragazzo (attuale marito) abbiamo deciso di andare a vivere insieme, lui nn sopportava piu' sua madre.
Però se un atteggiamento del genere è da criticare penso che sia anche da capire (certo, io lo vedo da esterna e le percezioni sono ovviamente diverse).
Cmq penso che sia da capire perchè quello che lei faceva nn lo faceva con l'intento di danneggiarti e lei pensava che magari proteggendoti in un modo così ossessivo magari sarebbe riuscita ad evitarti sofferenze e cose varie.
Non lo so, nn sono una psicologa e tanto meno una persona qualificata per questo genere di discorsi, però la realtà ha sempre, almeno, 2 facce anche se una nn ci piace e proprio nn riusciamo ad accettarla.
soul: guarda, è quello che credo anche io. il capire le sue ragioni non è difficile...è il farle prendere atto che ha scazzato che mi inquieta. insomma..se te lo dico è perchè mi preme che tu lo sappia, no?! altrimenti me ne starei zitta...non voglio scaricarle addosso i miei problemi, ne ha già troppi..ma d'altra parte vorrei che si rendesse conto che le mie turbe psichiche sono anche dovute a lei..tutto qui. questo mi darebbe un'ulteriore mano per affrontare il mio percorso...e forse aiuterebbe anche lei a capire che ormai ha due figlie che si sono fatte grandi..che va bene preoccuparsi, ma ce la sappiamo cavare bene...per quanto questo mondo sia un covo di tranelli e inganni..1:)
RispondiEliminaForse potresti cambiare modo di dirglielo...oppure usare qualche espediente. nn lo so, mi sembra una situazione abbastanza complessa per permettermi di dare consigli!
RispondiEliminaabbiamo litigato anche ieri sera..io ci rinuncio..certo è che io non ho tatto, per carità, lo ammetto..ma lei non vuole neanche provare a capire..e allora..per me l'argomento è chiuso qui. a questo punto mi basta sapere che io ho capito..poi lei può pensare/dire/credere quello che vuole...
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