domenica 29 giugno 2008



"Sei la mia schiavitù,


 sei la mia libertà


sei la mia carne che brucia




come la nuda carne delle notti d'estate


sei la mia patria


tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi


tu, alta e vittoriosa


sei la mia nostalgia


di saperti inaccessibile


nel momento stesso


in cui ti afferro"


Nazim Hikmet


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