martedì 6 febbraio 2007

Itrenol treno fischia, lontano,


nella notte tetra.


E immagino passeggeri assonnati


assopiti nei loro pensieri.


E va, veloce, sulle rotaie stridenti.


Sobbalza nei tragitti rocciosi,


disturbando i sogni labili


dei suoi viaggiatori.


Il treno corre, rallenta, si ferma, riparte.


E le carrozze  conoscono la strada a memoria.


Avanti, indietro, senza alcuna sosta.


E sbadigli di erranti girovaghi


che avvertono il freddo


oltre le pareti d'acciaio.

2 commenti:

  1. la notte, il miraggio

    che odore ha la distanza?

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  2. l'odore della distanza...lo sai che non lo saprei descrivere?

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