lunedì 13 dicembre 2010

QUESTA VOLTA NON HO TORTO. QUESTA VOLTA NON CHIEDERO' SCUSA


Il fatto è che ha ragione la mia psicologa quando mi dice "Quand'è che smetterà di fare la figlia e comincerà a fare la donna?". Già, quand'è? Adesso, dottoressa. Adesso mi sono rotta i coglioni di fare la figlia, di essere sempre quella su cui viene riversato di tutto, quella ingrata, quella che se ne approfitta, quella che chiede e basta, quella egoista. Adesso mi sono rotta veramente di essere quella che viene vista per quella che non è, che ogni volta è colpa mia, che ogni discussione è colpa mia. Quella fissata per la pulizia (vaffanculo, va bene? vaffanculo! che per anni mi hai rotto il cazzo perchè dovevo tenere pulito e in ordine! e adesso cosa ti aspettavi?! vaffanculo!) che torna dall'ospedale e impazzisce perché la casa non è come la voleva lei. "Stai zitta, che poverina, tua sorella ha pulito tutto il giorno!". Ecco, sia chiaro, io non ce l'ho con mia sorella, è semplicemente il prodotto di un'educazione diversa da quella che è stata impartita a me. Ma ce l'ho con quell'altra, con quella che l'ha messa al mondo, che con sto "poverina" ha rotto veramente i maroni! Poverina?! Perché?!...Io alla sua età, 4 anni fa, stavo ben dietro ad una casa, da cima a fondo la sistemavo io. Non avevo paura di fare le lavatrici e non facevo tante mosse! Ma è lei la "poverina"...che se solo si rendesse conto di quello che dice, capirebbe che è sempre più uguale a sua madre! Ma lasciamo perdere. Questo solo per dire che io non voglio finire come lei, a dire le cose che non mi stanno bene solo quando una persona è morta! eh no, che cazzo! Sei viva e ti affronto da viva! E allora te lo dico, mi sono rotta le palle, ne ho i coglioni pieni! Settimana scorsa, era martedì, convalescente si, ma deambulavo bene, senza tanti problemi di stare in piedi, le dico che non si scomodino a venirmi a prendere per pranzo. Che mi arrangio a farmi un piatto di pasta. Alle 9 mi chiama mio padre, altro noto stronzo, che quando ci si mette è esemplare. Ma che ci devo fare? Non me lo sono scelto io, come non ho scelto io di fare un figlio per cercare di attaccare i cocci di un rapporto che era già in merda da un pezzo! Comunque, mi chiama mio padre e mi dice che sarebbe stato in giro e che sarebbe passato da me verso mezzogiorno. Gli chiedo se vuole fermarsi a pranzo, basta che si accontenti di un piatto di pasta. E lui accetta. Un piatto in più o un piatto in meno, cosa cambia?! E invece cambia! Quando l'ho detto a mia mamma, giusto per riderci un po', per ricordarle che uomo aveva sposato a suo tempo, per dirle che casualmente passa da me verso mezzogiorno, è venuto letteralmente giù il mondo! "io mi sono fatta il culo per 10 giorni per poterti stare dietro! Io mi preoccupo se devo andare a lavorare o no nel caso avessi bisogno! Io sono sempre disponibile! Io Io Io!!!"...Io l'ho mandata a cagare! Io non ho voglia che mi si rinfaccino le cose, che prima fai la madre premurosa, che non ti lascerebbe mai andare sotto i ferri senza che lei fosse lì e poi rinfacci che ti sei fatta il culo! Io mi sono decisamente stancata di non poter fare una scelta (capirai che scelta, quella di fare 2 etti di pasta anzichè uno!) senza che qualcuno non mi dica qualcosa! E allora basta! Ne avrai avute fin sopra i capelli, avrai avuto i tuoi cazzi, ce l'avevi per altri motivi...non mi interessa. O chiede scusa lei o io non mi faccio più sentire! E' passata quasi una settimana, ha chiamato 3 volte, forse, per chiedere semplicemente se ero viva. E' da martedì sera che non la vedo, me la so cavare da sola senza problemi! E non sono io che devo imparare questa cosa. Io lo so già che so cavarmela da me. E' lei che se ne deve fare una ragione. Io mi dissocio, questa volta non ho torto. 


2 commenti:

  1. Wow, tesoro.

    Sai dove trovarmi se ti serve qualcosa...

    TI abbraccio, davvero forte. 

    Comincio davvero a credere che noi (figli) nel bene o nel male siamo il risultato degli errori dei nostri genitori...

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  2. alla fine, ci è bastato non vederci per una settimana e non sentirci per tre giorni...una chiacchierata come se niente fosse una sera al telefono..ma tipo di 40 minuti...la sua frase "bè, io forse ho un po' esagerato"...che va già bene. io non ho chiesto scusa..ma questo mi è bastato. e poi sono così...non porto rancore per molto, purtroppo :)

    grazie per il supporto, cara...ti abbraccio

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