domenica 18 luglio 2010


 








"Ci siamo, ho capito cosa non quadra in lei. Era una creatura sensibile un tempo, la Regina Zabo, una ragazza che soffriva dei mali dell'intera umanità. Un'adolescente tormentata o qualcosa del genere. Enigmatica portatrice del dolore dell'esistere. Quando il tormento è diventato un calvario, e dopo innumerevoli esitazioni, è andata a bussare alla porta dello strizzacervelli alla moda. Quello, l'Ascoltatore, ha subito capito che era la troppa umanità a disturbare quella bambina vispa, e pazientemente, lettino dopo lettino, gliel'ha estirpata fino all'ultima radice, e al suo posto ha piantato il sociale. Ecco cos'è, la Regina Zabo. Un'analisi riuscita: quando mangia, solo la testa ne trae profitto. Il resto non segue. Ne ho incontrati altri, si somigliano tutti"




Da: "Il paradiso degli orchi" (D. Pennac)


2 commenti:

  1. finisce che rimane cinica, sociale, che con i mali del mondo lei non ha più niente a che fare...:(

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