
"Ci siamo, ho capito cosa non quadra in lei. Era una creatura sensibile un tempo, la Regina Zabo, una ragazza che soffriva dei mali dell'intera umanità. Un'adolescente tormentata o qualcosa del genere. Enigmatica portatrice del dolore dell'esistere. Quando il tormento è diventato un calvario, e dopo innumerevoli esitazioni, è andata a bussare alla porta dello strizzacervelli alla moda. Quello, l'Ascoltatore, ha subito capito che era la troppa umanità a disturbare quella bambina vispa, e pazientemente, lettino dopo lettino, gliel'ha estirpata fino all'ultima radice, e al suo posto ha piantato il sociale. Ecco cos'è, la Regina Zabo. Un'analisi riuscita: quando mangia, solo la testa ne trae profitto. Il resto non segue. Ne ho incontrati altri, si somigliano tutti"
Da: "Il paradiso degli orchi" (D. Pennac)
uhm...e come finisce poi?
RispondiEliminafinisce che rimane cinica, sociale, che con i mali del mondo lei non ha più niente a che fare...:(
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