martedì 14 luglio 2009

Foto dal web


Gli amori che nascono in estate


sanno di chiaro di luna


e di sabbia tra i capelli.


Hanno il profumo della crema doposole


al tramonto


lasciano i brividi sulla pelle


a mezzanotte.


Gli amori che nascono in estate


hanno il sapore di ananas e cocomero


mangiati all'ombra di un gazebo


e punture di zanzare alle caviglie.


Sanno di finestrini appannati


di utilitarie nei campi di grano


di gambe intrecciate


e schiene dolenti


al mattino.


Gli amori che nascono in estate


hanno i baci che sanno di cloro


salsedine e pelle dorata.


Hanno il rumore di ciabatte infradito


sui ciotoli dei parcheggi poco illuminati.


Hanno il colore dell'alba,


il sonno di due ore


che portano negli occhi arrossati


il giorno seguente.


Gli amori che nascono in estate


non hanno orari,


vivono di un ritmo tutto loro,


hanno un'energia incontenibile.


Suonano di canzoni passeggere,


ballano all'accavallarsi delle onde


in feste sulla spiaggia.


Gli amori che nascono in estate


non hanno tempo,


vivono solo per quella stagione.


Lasciano ricordi,


profumi tra i capelli, sui vestiti,


sapori di lucidalabbra e dopobarba.


Svaniscono pian piano,


col treno di settembre,


dentro a zaini colorati,


tristemente se ne vanno.

4 commenti:

  1. bellissima, e..ne so qualcosa .. ;)

    :(

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  2. Molto molto molto bella.

    Coloro che hanno vissuto un amore durato il tempo di una vacanza si ritrovano completamente immersi nelle tue parole. ^^

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  3. fra: tesoro, intanto grazie per il bellissima...per il ne so qualcosa, ti faccio una coccolina sulla testa e ti mando un abbraccio grosso come una casa! tigrotta, tieni botta!! :)



    queen: grazie anche a te per il molto molto molto bella! :) e benvenuta. la cosa strana sai qual'è? che io non l'ho mica mai vissuta una cosa così...gli ho solo visti gli amori che nascono in estate... :) è triste, ma sono emozioni che secondo me una volta nella vita bisognerebbe provare! :)

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  4. Avevo diciotto anni e conobbi la mia ragazza, poi mia moglie, ed erano proprio quelli gli odori, i profumi, i sapori. Nel 948 non avevo l'utilitaria ma avevo tutto il resto come quello che descrivi nei tuoi bellissimi versi.

    il monticiano.

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