domenica 12 luglio 2009

12 LUGLIO...UN ANNO DOPO



Di quel giorno ricordo tutto. La cosa strana è che quando si dice "un anno" sembra tantissimo. Poi, invece, quando ti guardi indietro, ti accorgi che quei 12 mesi sono passati volando. Un anno. Che davvero, a dirlo così, adesso, sembra così poco. Proviamo con 365 giorni. Sono tanti 365 giorni, ma a me sembra comunque ieri. 365 giorni fa ero andata via, da sola, in un posto dove volevo ritrovare me stessa. Ero in un posto fresco, in un albergo in mezzo al bosco. E la prima sera che sono arrivata lì, non avevo nessuna paura, così, dopo cena, mi sono incamminata tra gli alberi. Non so cosa stessi cercando. Forse solo un po' di serenità. Forse volevo solo stare bene. Forse non stavo cercando neanche niente. A volte si cammina e basta, senza una ragione. A volte si cammina solo per schiarirsi le idee, trovare soluzioni e risposte agli enigmi esistenziali. Camminavo. E mi sedevo sulle foglie secche. In cuor mio, ero quasi sicura che lui non sarebbe venuto e già mi preparavo alla delusione e pensavo a come avrei vissuto da quel punto in poi. E invece...bè, invece la storia la sapete un po' tutti. Il mattino seguente mi sono stesa sul prato e ho aspettato. Aspettavo di vedere una persona che non avevo mai visto, di parlare faccia a faccia con quella persona per vedere se le emozioni che mi provocava fossero vere anche stando l'uno di fronte all'altra. In quel momento ho capito due cose: nella vita non si può mai essere certi di nulla e allo stesso tempo si deve provare. Non conta non avere più 16 anni, le farfalle nello stomaco non hanno età. Pensavo che io 16 anni non li avevo più, eppure mi sentivo una sedicenne. Pensavo che la situazione non sarebbe stata facile e ho lasciato che lui facesse le sue scelte. Pensavo che avrei pianto. ho pianto. Pensavo che fosse la mia anima gemella e oggi lo penso ancora. Dopo 365 giorni. Lui adesso, ogni tanto, mi guarda e ridendo mi dice che sono stata sfortunata ad incontare lui. Io lo guardo e rido...e intanto penso che non ha proprio capito niente dalla vita.

2 commenti:

  1. oltre alle altre cose ti ho anche appena detto che non è importante lasciare un commento sul blog, che il commento te lo lascio con la voce e non c'è bisogno per l'appunto di lasciarlo sul blog...tu scrivi un post così bello e pieno di cose e io ti dico una cosa del genere...poi mi vuoi far credere che non sei stata sfortunata? La verità è che io son nato con la camicia e tu senza camicia...con le tette al vento come direbbe guccini. Si può dire tette al vento qui sul blog? Io ci sarei tornato volentieri lì su in montagna con te questo 12 luglio ma fa niente, son successe delle cose...E' che io ti ... ancora anche più di prima e mi dispiace davvero che la sfortuna si accanisca così su di te, che non te lo meriti:)

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  2. kaba: non era necessario che commentassi...per alcuni ci sono cose importanti che per altri possono non sembrare così importanti...e se devo misurare la mia sfortuna di avere incontrato te in base a questi elementi, sono io quella che dalla vita non ha capito niente, allora. sai benissimo che mi ritengo fortunata e che non cambierei una virgola di quello che ho e abbiamo fatto per arrivare dove siamo arrivati adesso...quindi non stiamo proprio a discuterne...perchè come mi . . . tu anche io ti ... anche più di prima...quindi ecco, mi sa che alla fine andiamo bene così e la camicia quando siamo nati l'avevamo tutti e due!...però io almeno scrivo delle cose belle...a differenza di te!! :) PPPPPPPPPPRRRRRRRRRRRRRRRR

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