mercoledì 7 gennaio 2009


Dal fondo


odo sussurri, flebili voci.


Parole, pensieri...


Miei?


Non miei?


Di chi altrimenti?


L'anima alza il tono


ansiosa di farsi ascoltare.


Forte, più forte, ancora di più.


Si inalbera quasi


si impone decisa.


"Io, io... adesso parlo io!"


Dice.


Silenzio, prometto


non ti interrompo.


Come la tempesta


Come il mare in burrasca


non azzarda


ma strilla, urla, annaspa.


E, ripreso fiato,


una sola parola, una soltanto...


"Liberami"

2 commenti:

  1. qui l'anima o è maleducata o è disperata...io spero che sia maleducata, poi gli si può sempre insegnare che le cose non si urlano ma si chiedono per favore...se è disperata, povera, è un altro paio di maniche...

    RispondiElimina
  2. kaba: eh no, mi sa che più che maleducata sia disperata...è che l'ho fatta tacere per troppo tempo e adesso anche lei ha bisogno di dire la sua. sta cazzo di anima!... :)

    Leanne

    RispondiElimina