lunedì 29 dicembre 2008


Rantola dentro


astratto, insistente


Rode le viscere,


incide gli organi.


Un topo affamato,


un cane arrabbiato.


Pungente


tenace.


Morde labbra


buca stomaci


smuove ogni singolo nervo.


Per cosa?  Per dove?


Uno scopo non ha


una fine non ha


un attimo di respiro, ti prego.


Solo un attimo per respirare.

2 commenti:

  1. è una poesia piena di angoscia...cosa devo pensare io? da piccolo sognavo che c'era un topo dentro di me che si mangiava gli organi...adesso mi è venuto di ricordarlo e stanotte non dormirò...

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  2. kaba: è piena d'angoscia si...io non ho mai pensato di avere un topo dentro...ma mi sembrava una buona metafora per spiegare quello che volevo spiegare. spero tu abbia dormito stanotte, che non voglio certo farti venire gli incubi! :)

    Leanne

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