IL VECCHIO DELLA CASA DI FRONTE

La luce spenta nel salotto, il luccichio del computer che inonda di blu la sua stanza. Lui, chino sulla tastiera. Lo vedo, lo osservo, mentre fumo la mia sigaretta serale, l'ultima della giornata. Non lo spio. Lo guardo e immagino. Mi faccio strane domande su di lui. E mi chiedo cosa mai farà a quell'ora di sera al pc. Lui. Un vecchietto che ho sempre solo visto da lontano, di cui non conosco bene i lineamenti, ma soltanto una vaga sagoma. E la mia mente comincia a vagare, pensando alla sua vita. Chissà che cosa scrive tutte le sere...e mi propongo un po' di possibilità. Immagino che stia scrivendo un romanzo, magari la storia della sua vita, che a parer mio, dev'essere stata ricca di esperienze e delusioni. O una storia d'amore. Quel tipo di storie travagliate, tristi, che ti prendono il cuore e te lo stritolano. Magari, invece, non scrive un libro, magari chatta. Mi cullo nel pensiero che in rete abbia trovato la sua anima gemella, che ha aspettato per tanto tempo, e passi le sue serate a parlare con lei, ad elogiarla e a dirle che non vede l'ora di incontrarla. Immagino il loro ardore e il loro sentirsi vivi anche tenendosi in contatto solo toccando i tasti delle tastiere. E il loro cuore batte...e anelano al giorno del loro incontro come un bambino desideri che arrivi presto il giorno di Natale. Magari progettano una fuga d'amore, magari la loro storia è contrastata dai famigliari e non possono incontrarsi...e lottano perchè il loro amore trionfi...Bello immaginarlo così.

Oppure è attaccato al pc perchè guarda le donnine nude tutta la notte!