mercoledì 22 agosto 2007



LEANNE VS MULTINAZIONALI


Ho iniziato a fare un po' di ricerche, ho incominciato ad interessarmene...l'altro giorno avevo una tremenda voglia di Fruitjoy...ma le ho lasciate al supermercato perchè ho visto, per sbaglio poi, che sono prodotte dalla Nestlè...e ho pensato che non è che sia solo la Nestlè a far morire e a sfruttare della gente...allora ho cercato, allora mi sono informata un pochino...quello che posso evitare di comprare, lo evito...quello che posso sostituire con altro, lo sostituisco...Si chiama Consumo Critico...anche se il mio non comprare non farà certo fallire le multinazionali, io la mia parte l'ho fatta!...e questo mi basta. Ma oltre a fare la mia parte, chiedo anche a voi la cortesia di dare un'occhiata ai link qui sotto. Nessuno vi obbliga a fare una cernita delle cose che comprate, per carità...ma vi chiedo solo di leggere. Dal canto mio, anche se solo negli ultimi giorni, ho imparato a fare spesa alla coop quando sono da Ivan, a comprare prodotti del loro marchio oppure, quando sono nel supermercato sotto casa mia, a prendere quelli Selex. Cambierà qualcosa?! non lo so...ma cosa mi costa provare?...E' così assurdo poter acquistare prodotti sostitutivi a quelli che di norma, forse perchè molto sponsorizzati, compriamo?! Li crediamo davvero migliori?...In base a cosa!?...


Questo post non vuole essere una pubblicità progresso...è solo una mia presa di coscienza e sono abbastanza soddisfatta di quello che sto facendo e, soprattutto, so di non aver scoperto l'America...ma sentivo la necessità di farlo sapere anche a voi...e di rendervi, eventualmente, partecipi! Grazie per l'attenzione!


 


 


http://www.kisanji.org/?gr=articoli&aid=16&nome=Multinazionali+e+Africa


http://www.kisanji.org/?gr=articoli&aid=16&pid=99&nome=Consumo+Critico&nomeart=Multinazionali+e+Africa

14 commenti:

  1. Ormai da tempo acquisto per la maggior parte prodotti del marchio del supermercato: oltre ad essere meno cari (e a fine mese ci si deve arrivare) sono anche buoni, per cui...

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  2. io volevo anche comprare prodotti equo solidali...solo che ieri mi serviva la marmellata, e tra quei prodotti non c'era...così ho preso la zuegg...che comunque è un po' meno peggio delle altre...uè, per quanto si possano definire meno peggio...insomma, alla fine, credo che tutto quello che compriamo abbia un fondo di schifo dietro...ma ci sono cose che ne hanno di più e altre meno! :)

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  3. Interessante: farò la mia parte per inoltrare queste informazioni. :)

    Sarebbe interessante avere una lista del genere anche per altre tipologie di prodotto, e che non coinvolgano solo l'Africa.
    Mi vengono in mente le case automobilistiche, le aziende tessili e di scarpe e quelle tecnologiche che sfruttano a morte i cinesi e gli idniani. Oppure le case farmaceutiche che sperimentano su larga scala in Africa e in generale nei paesi del terzo mondo, spesso mascherando il tutto con missioni umanitarie.

    Un bel groviglio.

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  4. Sottoscrivo il tuo impegno e la tua richiesta. Anzo rilancio: bevete acqua del rubinetto così risparmieremo plastica e soldi!

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  5. per le aziende di abbigliamento è un casino...se guardi l'etichetta nn c'è solo china ma anche pakistan, india, cambogia, bangladesh...e nn credo stiano tanto meglio dei cinesi...

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  6. xnonscrivete: grazie per l'interessamento...le aziende farmaceutiche sono le peggiori...ecco perchè sarbbe consigliato usare farmaci generici...o non usare farmaci per niente...ma è un po' fatica. credo che in pochi abbiamo gli anticorpi per poter debellare un virus o un batterio senza sostanze chimiche ormai!...per quanto riguarda l'abbigliamento, per esempio, è un bel casino...sarebbe consigliabile passare dal sarto e farsi fare le maglie da lui! ma chi è che ha più tempo?! io mi sono fatta fare le scarpe da un calzolaio per anni...ma adesso che ho trovato dove vendono calzature anche per il mio piedino, non certo da fata, le compro...per quanto riguarda le auto, so della mitsubishi...(se non si scrive così, è lo stesso, vero?!)...ma prometto che farò altre ricerche in merito!

    Xloopy: grazie anche a te per la sottoscrizione! :) l'acqua del rubinetto...guarda, non hai tutti i torti, ma quella di casa mia è pesantissima e mi da fastidio. bevo la sant'anna che pare sia la meno peggio.

    Xsilvia: e anche indonesia...in una felpa dell'adidas che ho comprato qualche giorno fa! :(...di certo so che la nike, la benetton, la sisley sono da non comprare...per il resto, come dicevo prima a non scrivete, credo che ormai non ci siano capi d'abbigliamento che non siano stati creati da persone sfruttate! eppure non sono solo le mutlinazionali a farlo!...una ditta che produce scarpe nella mia zona, lo fa con la cina. una camiceria, sempre di queste parti, lo fa con l'albania e la moldavia...è il settore più difficile da gestire da questo punto di vista...si farà certamente fatica a trovare una maglia con la produzione in italia o in francia, per esempio...

    che consigli proponete in merito?

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  7. ti stupisco con effetti speciali: al mercato di mestre ci sono banchetti che vendono capi di abbigliamento made in italy o simili!!!

    ...hai dimenticato H&M...mentra camaieau è tto made in france....

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  8. grande silvia!! ho comprato 3 paia di pantaloni e due maglie al camaieu di genova!!! ...ho fatto bene, allora! :)

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  9. e grazie vale!!! :) ...ormai è un'abitudine cercare l'etichetta! ;)

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  10. Con in vestito è molto difficile, anche se c'è scritto "made in Italy" non ti assicurano certo che poi non c'è una fabbrica in italia piena di cinesi sfruttati...ogni tanto ne trovano una! °_°

    L'importante è non scoraggiarsi e comperare solo l'indispensabile.

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  11. xcolu: si, infatti quello dei vestiti è un problema! se si escludono le grandi firme come benetton, sisley, adidas, nike, anche per il resto non c'è da star tanto sereni!...l'indispensabile è soggettivo...io non sono una che spende e spande in abiti...solo che ogni tanto mi prendono i cinque minuti di esigenza di shopping...magari due-tre volte all'anno...e in quel momento diventa indispensabile, altrimenti non sto bene! :)

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  12. Brava.

    Ricorda che il mare è fatto di gocce. Boicottare le grandi multinazionali è un inizio, cambiare il nostro modo di vedere le cose è l'obiettivo cui tendere. Se rifiutiamo la logica dell'accumulo a favore di quella dei rapporti umani vedrai che le cose cambieranno. Wend Naa Siky Laafy

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  13. xsan: benvenuto. hai ragione...io sono solo una goccia, ma credo che da qualche parte occorra incominciare!

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  14. Sono l'amministratore delegato della Nestlè, vorrei sapere che cos'ha contro le nostre morbide Fruit Joy. Abbiamo già licenziato l'agenzia pubblicitaria, che evidentemente non ha capito nulla (alle morbide Fruit Joy evidentemente resistere tu puoi) e volevo informarla che il suo mancato acquisto ha comportato la revisione degli utili per il secondo semestre del 2007. Come conseguenza abbiamo licenziato 40.000 operai cinesi e rubato i giocattoli a 2.500 bambini (così, perché ci andava). Ci pensi la prossima volta che resiste alle morbide Fruit Joy.

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