Muri Di cartapesta….
Oggi ho pranzato dai nonni. Come forse avevo già accennato in altri post, è impossibile poter praticare un sonnellino di almeno un quarto d’ora in casa loro. Ora, non sono solo loro i sordi…anzi. Ho scoperto che quel condominio è un rifugio di matti e contadini! Alla nostra destra abbiamo l’appartamento della signora Rina. A mezzogiorno tutti i figli e i nipoti vanno a mangiare da lei…ho perso il conto di quanti possano essere, ma nel dormiveglia sento distinte voci che urlano, ridono, si incazzano…e mi sembra di averli proprio al tavolo della sala in cui mi trovo io. Escono, dopo essersi rimpinzati per bene (ma non si soffocano mai?!! Almeno starebbero zitti!) e continuano le loro schifose chiacchiere urlabonde sul pianerottolo…bambini che corrono su e giù per le scale, con strillettini insopportabili, “MA, allora vengo anche domani a mangiare da te!” proposto in stereofonia per chi ancora non avesse capito! E per fortuna, dopo una decina di minuti, la cosa inizia a scemare, e piano piano se ne vanno tutti. Ma l’improvviso silenzio lascia spazio a dei rumori che prima erano sovrastati dal gran chiasso. Infatti, al piano superiore, abbiamo la famiglia Rossi…sposini giovani, due figli. Uno di 4 e l’altro di 6 anni…maschi. E ad un certo punto sembra che il soffitto abbia tutte le intenzioni di crollare. Botte, urla, tremori improvvisi dell’intero appartamento. Tutto amplificato, grazie ai muri di cartapesta con cui è costruito quell’immobile di merda! (scusate l’espressione, ma quando non dormo sono molto irascibile..). Porte che sbattono e ribattono e sbattono più forte, perché sembra non sia in vigore il normale regolamento tra condomini…no, li ognuno fa quell’accidenti che gli spacca! I genitori non rimproverano i figli casinisti, i pescivendoli urlano per parlarsi a 2 metri di distanza…e io vorrei solo chiudere gli occhi e farmi passare il mal di testa!
E quando, finalmente, tutto sembra essersi calmato, quando so che mi rimangono ancora una ventina di minuti per poter riposare, il nonno si sveglia, entra quatto quatto in cucina e chiude piano la porta. Ma la nonna alza la tv, il nonno la ascolta parlare della vicina del 4 piano…e anche io l’ascolto, non ne posso fare a meno! E via, mi alzo, mi metto le scarpe e mangio un pezzo di cioccolata…vado al lavoro, altrimenti impazzisco anch’io!
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