martedì 22 gennaio 2013



Cinici non si nasce. Cinici si diventa. E’ inutile. Pure io, per quanto possa sembrarvi strano, non sono nata così cattiva e arrabbiata col mondo. Non ero così quando sono nata. Io ero una bambina romantica. E come tutti i bambini romantici mi piaceva spiare le coppie di ragazzi che si baciavano. Credevo nell'amore. Non sapevo cosa fosse, e mentirei se dicessi che adesso lo so, ma sapevo che esisteva. Se è per questo credevo anche a Babbo Natale e al Topino dei Denti. Tant’è…il tempo ha fatto il suo corso, gli eventi, le persone, le esperienze…e piano piano quel romanticismo è andato assopendosi. Da ragazzina mi perdevo ore a leggere frasi d’amore, poesie bellissime, lievi…mi piacevano i film con il lieto fine, e anche con quello struggente e triste perché “le donne arrivano ad amare anche il dolore purché sia romantico”…non è una frase dei Baci Perugina…è una certa Madame De Stael…va bene, dai…l’ho letta sui Baci e chiudiamola qui! Dicevo…credevo nell’anima gemella, ed ero certa che ogni desiderio espresso davanti agli occhi della luna piena si sarebbe avverato. Illusa!!...Per fortuna ho iniziato ad usare la mia testa, a pensare e a concretizzare, a mettere insieme i pezzi, a fare due più due. E da lì è partito il mio cinismo. Dieci anni fa? Quindici? Chissà…so solo che da quel momento in poi ho iniziato a raccogliere per strada solo gatti randagi, micetti che avevano bisogno di qualcuno che si prendesse cura di loro, che li istruisse, che insegnasse loro a vivere. Li ho presi per mano e accompagnati…non so perché. Forse volevo che davvero il vero amore non mi incontrasse, forse volevo non cadere nella banalità di chi si mette a costruire qualcosa come fanno tutti. Preferivo così. Preferivo pensare che ci sarebbe stato un futuro, che quel futuro sarebbe durato, ma non facevo niente per farlo diventare vero. Ma un giorno di pochi mesi fa mi sono svegliata e ho pensato che fosse ora di chiudere il gioco. L’ora di raccattare dalla strada solo gatti veri…a quelli a due zampe ci pensassero le altre, che hanno finito per trovarseli belli e pronti, con tutte le cose che ci sono da sapere in un rapporto….pivellini!...Teneteveli voi. Io non voglio più vedere due persone che camminano una davanti all’altra. Voglio il camminarsi accanto. Voglio che tutto quello che succede si affronti in due, che il carico venga suddiviso in parti eque. Voglio, pretendo…io merito. Adesso basta. E l’ho capito l’altro giorno…quando guardando coppie sposate che si divertivano ho pensato “forse il matrimonio fa schifo solo se ti sposi con la persona sbagliata. Forse diventa noioso solo se decidi di non dargli brio”…non è che sono tornata romantica, sia chiaro, ma sto aprendo un po’ le mie chiusure mentali (non tutte, ovvio. Le mie convinzioni principali rimangono!). Tipo…avevo in braccio la figlia della mia migliore amica l’altra sera…la facevo ballare e lei aveva appena mangiato…solo qualche mese fa avrei davvero avuto orrore al solo pensiero che potesse vomitarmi addosso…questa volta no. Questa volta pensavo a quanto fosse dolce annusare la sua testina morbida e profumata… a quanto fosse simpatica la sua bavina sbrodolosa…a quanto tutto sembrasse così semplice e perfetto come le sue guanciotte…e mentre la musica ci cullava, ho pensato che forse, ma proprio forse, non sarei neanche la pessima madre che solo poco tempo fa pensavo di poter essere.

martedì 8 gennaio 2013



Gli italiani sono bravi a fare un sacco di cose: la pizza, la pasta co' à pummarola in coppa, l'amore, suonare il mandolino. Ma in una cosa eccellono particolarmente...gli italiani sanno piangersi addosso come nessun altro al mondo (manco in Uganda, per fare un paragone). Da mattina a sera non facciamo altro che lamentarci, non arriviamo a fine mese, il governo ci ammazza di tasse, ci stanno prendendo in giro, siamo arrabbiati, non ne possiamo più, non possiamo comprarci casa, non possiamo fare quello che vogliamo...e intanto stiamo lì, a mangiare pane e cipolla per pagare la rata del Suv o dell'Iphone 5. Siamo un paese che fa ridere, dai, diciamoci la verità. Ci guardiamo il nostro bel Crozza che fa le battute su Ballarò, ci sintonizziamo su Benigni che ci legge la Divina Commedia o ci spiega la Costituzione...E intanto ridiamo, perchè pensiamo che ridere sia sempre meglio che piangere. Ci calmiamo un po' quando pensiamo che almeno abbiamo un lavoro....perchè sì, ci hanno fatto credere che il lavoro sia una fortuna, non un diritto. Ci hanno fatto credere che o stai con la testa  chinata e piegato a novanta, o quella è la porta. Non è una fortuna avere un lavoro...è un diritto! Ci hanno fatto credere che il tempo è denaro...non è vero...il tempo è speso bene se passato facendo quello che si vuole fare! Lo sapete che, se tutte le risorse che abbiamo in Italia venissero usate correttamente, ci sarebbero il doppio dei posti lavoro, potremmo lavorare tutti a metà ore e con lo stesso stipendio?! Ci hanno fatto credere che stiamo bene...che finchè abbiamo da mangiare e possiamo guardare Maria de Filippi il sabato sera, non possiamo lamentarci. E intanto oliano, oliano, e noi continuiamo a fare finta di niente. Sblateriamo, discutiamo con chiunque incontriamo per strada, diciamo che andremo a votare perchè è un nostro diritto!...Non è un diritto...è un dovere...il problema è che da qualunque parti si guardi, dal più destro al più sinistro, fanno tutti schifo...e noi lo diciamo, lo sappiamo, lo scriviamo su facebook, facciamo le vignette divertenti perchè, oltre ad essere dei bravi pizzaioli, siamo anche dei bravi umoristi! Ma sì, ridiamoci sopra, facciamoci due risate con il Roberto nazionale che sembra stare dalla nostra parte (e intanto lui si è comprato la casa a Cesenatico sul mare e voi abitate in un monolocale in affitto!). Ascoltiamo Beppe Grillo che urla urla, che è un'ingiustizia...che il parlamento deve essere pulito...Sputiamo per terra quando vediamo Berlusconi, quando sentiamo parlare quel testa di mi...chia di Monti, quanto vediamo la Fornero piangere!!...(Scommetto che la stronza aveva le pinzette infilate nella tasca della gonna e si è data uno strattone alla chiappa per farsi venire le lacrime!). Dai, lo sappiamo che non possiamo andare avanti così! Ci stanno prendendo tutto! La nostra dignità, la libertà, le nostre vite! Prolungano la pensione a 70 anni perchè sperano che crepiamo prima (e così sarà!) in modo da non dovercela pagare quella pensione! Non ci danno soldi da spendere, ma loro ci si puliscono, perdonatemi il termine, il culo con tutti quelli che hanno! Ma ci va bene così? Oltre a lamentarci, che cosa facciamo? Sappiamo benissimo che c'è una soluzione sola, e la soluzione, ce lo insegna la storia, è la rivoluzione! Vogliamo farla pacificamente? Proviamoci. Non serve a niente? Armiamoci! Io sono sempre stata una non violenta...ma non possiamo continuare a permettere che ci facciano questo! Eppure stiamo qui, incazzati ma con le mani tra le mani, perchè, oltre tutto, ci hanno fatto credere che abbiamo anche qualcosa da perdere...in effetti sì...se ci arrendiamo possiamo andarcene all'estero...ma l'Italia è la nostra mamma, la culla dell'arte, delle montagne sul mare, dei paesaggi toscani che mozzano il fiato, delle bellezze del sud, dello smog del nord (ci rinuncereste?). L'Italia, il Bel Paese mica per niente! Rovinato, rovinato da tanta indecenza, dalla superbia, dalla tirannia, e dall'idiozia. La nostra! Siamo un paese di stupidi, di patetici! Siamo veramente patetici! SVEGLIAMOCI!! Bisogna agire! Si deve REAGIRE! Il loro tempo è agli sgoccioli, la nostra libertà è vicina...un passo, un solo passo, uno per uno, e possiamo cambiare tutto. Alziamoci da queste sedie (me compresa, ovvio!), riuniamoci, ricordiamoci cosa vuol dire essere italiani, ricordiamoci come abbiamo fatto ad arrivare fino ad oggi, ricordiamoci di coloro che hanno lottato e ci hanno regalato la vera libertà! Una libertà che adesso buttiamo nel cesso facendo finta di niente! Facciamo quello che c'è da fare...facciamo che il marcio, in un modo o nell'altro, vada eliminato...facciamo che l'era dell'acquario abbia un senso, facciamo che ci aiuti...