venerdì 15 novembre 2013

COME TI SISTEMO L'ITALIA IN ZERODUE

Crisi...c'è crisi...c'è crisi un cazzo!!! Ops, perdonate il francesismo! C'è crisi per chi i soldi non li ha...peccato che ci sia chi i soldi li ha...li ha eccome! Bene..sistemiamo l'italia...prendiamo rimedi, applichiamoli. Difficile? Sì, se lasciamo che a sanare tutto siano gli italiani..o meglio, coloro che dovrebbero rappresentare il popolo italiano. E' chiaro che se è lo stesso politico che ha in mano i soldi quello che deve sistemarli per tutti, non lo farà che per se stesso. Quindi...vediamo..una soluzione ci sarebbe...siamo in Unione Europea ancora, no?..Forse per poco, ma ancora ci siamo. Bene. Un membro dell'unione, magari un membro non corrotto, si mette al governo. Prende la costituzione (che ormai ha il valore di Moby Dick) e inizia a trattare punto per punto. 
L'italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Ad esempio. Intanto iniziamo col lavorare sul concetto di Repubblica...e poi su quella del lavoro...per tutti! Il membro UE ha in mano tutti i conti, tutte le spese, tutto..tutti i nomi della gente che doveva già essere in galera da un pezzo e invece ci governa. Bene...il membro UE, a questo punto, girando blindato e con una scorta, pagata sempre dall'UE, inizia a fare due conti...inizia a capire che c'è chi prende troppo stipendio, troppe pensioni e chi non prende un cazzo! (scusate ancora il francesismo). A quel punto, chiamiamola dittatura o come minchia volete, senza colpo ferire, inizia a fare tagli dove i soldi ci sono. Dimezza o trimezza le pensioni e decide un limite che consenta ad ogni individuo di poter campare senza sforzi ma neanche senza sfarzi (notare il raffinato gioco di parole!)...quanta gente abbiamo al governo? In quanti mangiano senza fare una sega grazie ai cittadini italiani?...Bene?...1000? Ok...fuori..tutti! Quanti partiti, partitini e partitelli?...Troppi. Ne bastano due...uno di sinistra e uno di destra...tutto il resto è noia. Tanto, alla fine, votate sempre quelli, coglioncelli di italiani, i piccoli partiti, che magari potrebbero cambiare qualcosa non ve li cagate neanche...via...in miniera gli altri!...In fabbrica...a produrre! Tasse?...Il membro UE cercherà di agevolare le imprese abbassando le tasse, in modo da poter assumere più personale possibile e far lavorare la gente per meno ore e con lo stesso stipendio. Più posti lavoro...più tempo a disposizione. Gli stipendi, ovviamente in base al rischio e alle responsabilità, dovranno avere un tetto minimo e un tetto massimo. Basta coi prodotti di esportazione...o meglio, regolare i prodotti che vengono dall'estero. Regolare l'immigrazione. Non che non dobbiamo tenere nessuno...anzi...per carità...io sono la prima che dice che sia giusto dare asilo a chi è in situazioni peggiori delle nostre...ma bambini, diciamoci la verità e siamo realisti...adesso come adesso venite dalla merda per entrare in un'altra merda! Fatevene una ragione! Bene...a questo punto, chi entra deve avere un lavoro sufficiente a mantenersi entro un mese. Evasione fiscale?...Basta...si scarica tutto...dal panino al cambio delle gomme. Case? Ogni persona deve avere la possibilità di comprarsene una. E ogni persona potrà avere intestate al massimo due case. Se ha un'eredità deve venderne una in modo da non avere comunque più di due case!...La mafia?..Fanculo la mafia...la mafia esiste, è vero...ed essendo un problema concreto è anche un problema risolvibile...se lasciamo ad arare i campi la gente corrotta. Non so come...altrimenti sarei io il membro dell'UE ad andare su per sistemare le cose, vi pare?!?!...
Quello che voglio dire, alla fine, è che se si elimina il marcio, non è poi così difficile mettere a posto le cose. Insomma, certo, qui è tutto molto semplificato, molto easy...ma a parere mio tutto fattibile e sistemabile. Ma solo ad un pazzo può venire in mente un piano del genere, solo ad un pazzo può venire in mente di mettere le mani in un casino come l'Italia. Certo...se la smettessimo con sta puttanata dell'Unione Europea e dicessimo chiaro e tondo che siamo un Paese che non ha nulla a che fare con il resto degli altri Paesi...che hanno regole che permettono di vivere serenamente un po'  tutti...facciamo schifo..viviamo in un'Italia che è davvero quella della pizza e il mandolino...E ci sta bene così. L'ho sempre detto..finchè io continuerò a scrivere stronzate e non alzerò il culo dalla sedia...finchè voi continuerete a lamentarvi senza fare niente...vuol dire che lo meritiamo. Meritiamo che nessuno provi a salvarci...meritiamo di essere controllati e manovrati da questa orda di imbecilli che non sanno neanche dove hanno il buco del culo rispetto alla bocca!
SCUSATE I FRANCESISMI!

mercoledì 4 settembre 2013

SI'




Sì, facciamolo adesso. Facciamolo subito. Che poi lo so che finisce che cambio idea e non lo faccio più. O adesso o niente. Adesso dico, proprio ora. Domani non lo so! Se tu adesso me lo chiedessi, non tra cinque minuti, ma proprio adesso, ti direi sì sì sì…mille volte sì! Qualunque fosse la domanda. Ma adesso. Facciamolo dai! Facciamo come fanno gli altri! Ci compriamo una casa facendo il mutuo a vita, l’arrediamo coi mobili dell’Ikea e facciamo uno stato di famiglia solo. Pensa… ci vedremo ogni mattina, ogni sera, e faremo quello che ci pare e quando ci andrà. Prepareremo insieme la cena, tu sparecchierai mentre io caricherò la lavastoviglie. Dai…che bello!! Lo facciamo sul serio?! Le domeniche mattina ci sveglieremo tardi e pranzeremo in un bel bar facendo colazione. Ci incontreremo dopo il lavoro e faremo la spesa insieme. Facciamolo. Allarghiamoci. Facciamo un figlio come fanno gli altri. Un bel bambino. Con i miei occhi e la tua bocca. Gagino…sarà gagino e noi lo chiameremo Gagin. Ma solo tra noi, quando saremo da soli. Nessuno lo dovrà sapere. Piangeremo per l’emozione quando lo vedremo camminare per la prima volta. Ti sentirai così orgoglioso quando ti chiamerà papà. E smonta e rimonta seggiolini in macchina, e apri e chiudi passeggini. Sarà bello vederlo crescere e insegnargli a vivere. Da me imparerà a sognare. Da te la concretezza e la linearità della vita. E crescerà, si farà grande, andrà all’università e magari troverà un lavoro. Poi un giorno verrà da noi e ci dirà che anche lui farà quello che fanno gli altri. Noi, che intanto saremo invecchiati, saremo stanchi, segnati dalle rughe e dagli anni. Noi che invecchieremo insieme, vicini, nonostante tutto, nonostante il resto. E se tu te ne dovessi andare prima di me, io me ne vorrò andare. E sarò così egoista che pregherò di morire prima io per non dover sopportare il dolore di sopravviverti … giuro, non ce la farei. E sarà come fanno tutti, o quasi. Quelli che continuano a tenersi per mano…fino alla fine. Sì. Se me lo chiedi adesso, proprio adesso, in questo momento, non tra cinque minuti o mezzora, sì…io ti dico sì. Mille volte sì.

mercoledì 12 giugno 2013

IL DESTINO GIOCA AI DADI...E VINCE SEMPRE!




Abbiamo voglia a dire di avere speranza. Dal pulpito il prete incita alla preghiera, a credere in un Dio che ci pone delle domande e a darci delle risposte. Strano...ho sempre pensato che Dio fosse onnipotente e onnipresente. Forse è per questo che non credo più. Mi hanno sempre fregata. Dio non c'è. E' inutile. Come puoi dire che esiste un Dio quando davanti hai due bare bianche, quando intorno a te vedi genitori piangere la morte delle proprie figlie. Dio non esiste. Questo essere supremo che regola le nostre vite, che dovrebbe preservarci perchè lo preghiamo, che dovrebbe sostenerci nei momenti di dolore...ma per favore! E' destino. E al destino non puoi dire "Scusa, aspetta un attimo, non sono pronto". Il destino gioca a dadi e vince sempre. Fa sempre 6...o 12...a seconda di quanti dadi tira. Non c'è scampo. Ti prende e ti porta via. Una vita...due vite...e tu sei lì e ti senti impotente davanti a questa forza sconosciuta, che non ha un volto, non ha un nome. Fato. Il bizzarro modo che ha la vita di prenderti da parte e dirti di non abbassare mai la guardia. C'è un mondo dietro tutto questo, il mistero assoluto della morte. Sappiamo che c'è, sappiamo che tocca a tutti, ma il motivo per cui sia toccato a due ragazze appena maggiorenni anzichè al vecchietto centenario, porca puttana, mi sfugge. Con tutto il rispetto per il vecchietto centenario. C'è un momento in cui queste domande te le fai...è il momento in cui incroci lo sguardo del padre di una ragazza che non c'è più...e lui accenna un sorriso, come per farti forza...lui a te!...Come fa? Come fa a non vedere che stanno sigillando in un loculo una bara con dentro la sua bambina? La stessa bambina che ha cresciuto, che era così grazie a lui? La bambina per cui aveva preso bracciali e collane al mare pochi giorni prima. Ci deve essere un tasto nell'organismo umano, un tasto che viene attivato in automatico per non sentire il dolore, che anestetizza il sangue che brucia e si mischia alle lacrime che non possono uscire. Il tasto off. Forse lo abbiamo anche noi. Perché non capisco come possa stare in piedi una madre che perde il frutto di quello che ha portato dentro per nove mesi, una madre che ha pianto la prima volta che ha visto sua figlia camminare, o che ha gioito quando ha sentito la sua prima parola. Ci deve essere un modulatore...un meccanismo interiore che permette all'uomo di andare avanti...forse si chiama istinto di sopravvivenza...Ma non so cosa voglia dire sopravvivere al proprio figlio. Al solo pensiero vorrei morire. Forse è anche questo uno dei motivi per cui, egoisticamente, non voglio fare figli. E' il dolore più insopportabile, più lontano da ogni immaginazione. Eppure si va avanti...ne ho visti tanti che hanno continuato la loro vita. E hanno trovato altre strade, canali in cui versarsi per sentire meno male...queste esperienze che a qualcuno capita di dover affrontare, voglio sperare, devono avere un motivo, devono portarci su una via di consapevolezza..."non abbassare mai la guardia", ti dice il destino mentre ritira i dadi dal tavolo verde e tutte le tue fiches spariscono in una nuvola di fumo. E a noi non rimane niente. Solo il rumore della calce sui mattoni, solo qualche fiore sparso sui ciottoli bianchi. Rimangono le parole che rieccheggiano nell'aria, i pianti, gli abbracci, le pacche sulle spalle. La gente se ne va, lascia libero lo spazio, lascia il posto al dolore. Rimane il vuoto incolmabile, rimane la perdita. Rimane una bara chiusa, un corpo che non crescerà più, che non potrà più vivere. Rimane l'anima, forse a vegliare, forse se ne è già andata per ricominciare. Rimangono due genitori che stasera torneranno a casa e si fermeranno sulla porta di una camera vuota, senza musica, senza voci. Il nulla. Dopo tutto, rimane il nulla. 

lunedì 1 aprile 2013

VORREI DIRVI CHE CI CREDO




Vorrei dirvi che ci credo. Vorrei dire che ho speranza, che penso veramente che tutto questo possa cambiare. Voglio dirvi che voglio rimanere qui, nel Bel Paese, fatto di mare e monti, di colline verdi, di monumenti, musei, arte. Vorrei dirvi che mi piace vivere qui, che non sento l'esigenza di spostarmi da qualche parte del mondo che non sia così corrotta e così marcia come è diventata l'Italia. Vorrei dirvi tante cose...tante di quelle cose che non basterebbe una settimana. Non posso. Non posso certo dire che le cose si sistemeranno. Ho perso tutto. Ho perso la voglia di alzarmi al mattino e di continuare ad andare avanti. Non mi piace. Non mi piace lo scempio che vedo intorno. Non mi piace più niente. Ieri sera ho visto un film. Un film comico. E un film comico, se non sbaglio, dovrebbe farti ridere. A me ha lasciato addosso una gran tristezza, invece. Una malinconia di cose che non avverranno mai. Vorrei davvero che il paese venisse preso in cura da qualcuno di onesto. ONESTO. La parola è così bella da scrivere e da sentire. E' talmente rara e desueta che porta a pensare che neanche esista. Ma chi è onesto, davvero, al giorno d'oggi? Dal più piccolo al più grande, chi, davvero, si sente in grado di dichiararsi onesto? Sento gente dire che bisogna fare i furbi, che questo è un paese di furbi, che se non sei furbo ti fai fregare e basta e ti fregheranno sempre. Eh no...vi svelo un segreto...se anche quel piccolo stronzo che ha sempre cercato di fare le cose in buona fede, che ha sempre cercato di non ledere a nessuno, di essere onesto smette di esserlo perchè gli altri non lo sono, mi dispiace...ma non abbiamo più scampo. L'altro giorno mi hanno ammaccato la macchina. L'ho portata da un carrozziere e una mia amica mi ha chiesto "ma riesce a tirare fuori qualcosina in più per te?"...eh?!?...cosa vuol dire?...io faccio l'assicuratrice, cazzo...odio chi specula su queste cose. Ho un danno di mille e mi devo fare dare 1200??...perchè? Ecco...è da queste cose piccole che partono gli imbrogli grandi. Da queste cose insulse, che ci sembrano inezie, che partono le vere inculate. Basta...fate baste. FACCIAMO BASTA!!!... Facciamo davvero che la merda venga spazzata via e cominciamo da noi. Facciamo che tiriamo una bomba?!...Dio...non sapete come vorrei che davvero saltasse per aria tutto. Ci hanno anche concesso il diritto di votare...eppure non lo sfruttiamo. Una volta che c'è un partito che pare decente, un po' meglio degli altri, non lo votiamo perchè dobbiamo votare chi non farà andare al governo il peggio!...Ma non è che abbiamo un po' perso di vista la faccenda?! Dare un voto a qualcuno che magari farà qualcosa di buono, di nuovo, a qualcuno che magari ha davvero voglia di cambiare le cose, potrebbe essere una svolta. E invece no...lo chiamano voto inutile. Voto regalato a quelli cattivi. Ma voi per chi votate?! Per chi vi rappresenta o dove tira il vento? Io se non ci fosse stato questo partito qui non avrei votato proprio per niente. Non è andata bene, ovviamente, perchè siamo sempre dell'idea che cambiare non sia un bene. Rimaniamo radicati in quello che è il classico modo di vivere italiano. Gli italiani sono quelli che si incazzano perchè gli ausiliari gli fanno la multa se non pagano il parcheggio, sono quelli che si indignano per chi evade le tasse e evadono le tasse, sono quelli che vanno a messa e darebbero fuoco a tutti quelli che ritengono diversi, quelli che dicono di essere credenti e di seguire la parola di cristo e poi voltano le spalle a un disgraziato che chiede la carità. Gli italiani non hanno capito niente. Nei secoli si sono fatti infinocchiare...dai potenti, da chi tiene le fila, da chi dirige l'orchestra. E' inutile che dica che dobbiamo svegliarci...siete e siamo lobotomizzati...vi hanno fatto credere che siete nobili perchè lavorate...ma vi hanno trasformato in robottini che al mattino si mettono in fila con i loro suv pagati a rate per andare in fabbrica (sempre ammesso che ancora ci sia!). Gli italiani sono così...mangiano pane e cipolla e pagano sky per vedere film che fanno cagare e per seguire tutta la minchia di champions league. E poi ci sono gli italiani che sono davvero col culo per terra, quelli che davvero non hanno da mangiare, quelli che sono costretti ad alzare la mano per chiedere la carità. Quelli che al mattino si svegliano e non sanno dove sbattere la testa. Il lavoro non rende nobili. Il lavoro permette di vivere. Vivere nel tempo di quelle tre o quattro ore che ti rimangono quando hai smesso di lavorare. Ma lasciamo stare...anche qui di cose ce ne sarebbero da dire!...Le solite cose poi, quei discorsi che si fanno in fila alla cassa del supermercato o dal parrucchiere...quei discorsi che, alla fine, ti fanno dire... "ma chi me lo fa fare di rimanere in questo paese di merda? Faccio le valige e me ne vado nell'emisfero australe!"



martedì 22 gennaio 2013



Cinici non si nasce. Cinici si diventa. E’ inutile. Pure io, per quanto possa sembrarvi strano, non sono nata così cattiva e arrabbiata col mondo. Non ero così quando sono nata. Io ero una bambina romantica. E come tutti i bambini romantici mi piaceva spiare le coppie di ragazzi che si baciavano. Credevo nell'amore. Non sapevo cosa fosse, e mentirei se dicessi che adesso lo so, ma sapevo che esisteva. Se è per questo credevo anche a Babbo Natale e al Topino dei Denti. Tant’è…il tempo ha fatto il suo corso, gli eventi, le persone, le esperienze…e piano piano quel romanticismo è andato assopendosi. Da ragazzina mi perdevo ore a leggere frasi d’amore, poesie bellissime, lievi…mi piacevano i film con il lieto fine, e anche con quello struggente e triste perché “le donne arrivano ad amare anche il dolore purché sia romantico”…non è una frase dei Baci Perugina…è una certa Madame De Stael…va bene, dai…l’ho letta sui Baci e chiudiamola qui! Dicevo…credevo nell’anima gemella, ed ero certa che ogni desiderio espresso davanti agli occhi della luna piena si sarebbe avverato. Illusa!!...Per fortuna ho iniziato ad usare la mia testa, a pensare e a concretizzare, a mettere insieme i pezzi, a fare due più due. E da lì è partito il mio cinismo. Dieci anni fa? Quindici? Chissà…so solo che da quel momento in poi ho iniziato a raccogliere per strada solo gatti randagi, micetti che avevano bisogno di qualcuno che si prendesse cura di loro, che li istruisse, che insegnasse loro a vivere. Li ho presi per mano e accompagnati…non so perché. Forse volevo che davvero il vero amore non mi incontrasse, forse volevo non cadere nella banalità di chi si mette a costruire qualcosa come fanno tutti. Preferivo così. Preferivo pensare che ci sarebbe stato un futuro, che quel futuro sarebbe durato, ma non facevo niente per farlo diventare vero. Ma un giorno di pochi mesi fa mi sono svegliata e ho pensato che fosse ora di chiudere il gioco. L’ora di raccattare dalla strada solo gatti veri…a quelli a due zampe ci pensassero le altre, che hanno finito per trovarseli belli e pronti, con tutte le cose che ci sono da sapere in un rapporto….pivellini!...Teneteveli voi. Io non voglio più vedere due persone che camminano una davanti all’altra. Voglio il camminarsi accanto. Voglio che tutto quello che succede si affronti in due, che il carico venga suddiviso in parti eque. Voglio, pretendo…io merito. Adesso basta. E l’ho capito l’altro giorno…quando guardando coppie sposate che si divertivano ho pensato “forse il matrimonio fa schifo solo se ti sposi con la persona sbagliata. Forse diventa noioso solo se decidi di non dargli brio”…non è che sono tornata romantica, sia chiaro, ma sto aprendo un po’ le mie chiusure mentali (non tutte, ovvio. Le mie convinzioni principali rimangono!). Tipo…avevo in braccio la figlia della mia migliore amica l’altra sera…la facevo ballare e lei aveva appena mangiato…solo qualche mese fa avrei davvero avuto orrore al solo pensiero che potesse vomitarmi addosso…questa volta no. Questa volta pensavo a quanto fosse dolce annusare la sua testina morbida e profumata… a quanto fosse simpatica la sua bavina sbrodolosa…a quanto tutto sembrasse così semplice e perfetto come le sue guanciotte…e mentre la musica ci cullava, ho pensato che forse, ma proprio forse, non sarei neanche la pessima madre che solo poco tempo fa pensavo di poter essere.

martedì 8 gennaio 2013



Gli italiani sono bravi a fare un sacco di cose: la pizza, la pasta co' à pummarola in coppa, l'amore, suonare il mandolino. Ma in una cosa eccellono particolarmente...gli italiani sanno piangersi addosso come nessun altro al mondo (manco in Uganda, per fare un paragone). Da mattina a sera non facciamo altro che lamentarci, non arriviamo a fine mese, il governo ci ammazza di tasse, ci stanno prendendo in giro, siamo arrabbiati, non ne possiamo più, non possiamo comprarci casa, non possiamo fare quello che vogliamo...e intanto stiamo lì, a mangiare pane e cipolla per pagare la rata del Suv o dell'Iphone 5. Siamo un paese che fa ridere, dai, diciamoci la verità. Ci guardiamo il nostro bel Crozza che fa le battute su Ballarò, ci sintonizziamo su Benigni che ci legge la Divina Commedia o ci spiega la Costituzione...E intanto ridiamo, perchè pensiamo che ridere sia sempre meglio che piangere. Ci calmiamo un po' quando pensiamo che almeno abbiamo un lavoro....perchè sì, ci hanno fatto credere che il lavoro sia una fortuna, non un diritto. Ci hanno fatto credere che o stai con la testa  chinata e piegato a novanta, o quella è la porta. Non è una fortuna avere un lavoro...è un diritto! Ci hanno fatto credere che il tempo è denaro...non è vero...il tempo è speso bene se passato facendo quello che si vuole fare! Lo sapete che, se tutte le risorse che abbiamo in Italia venissero usate correttamente, ci sarebbero il doppio dei posti lavoro, potremmo lavorare tutti a metà ore e con lo stesso stipendio?! Ci hanno fatto credere che stiamo bene...che finchè abbiamo da mangiare e possiamo guardare Maria de Filippi il sabato sera, non possiamo lamentarci. E intanto oliano, oliano, e noi continuiamo a fare finta di niente. Sblateriamo, discutiamo con chiunque incontriamo per strada, diciamo che andremo a votare perchè è un nostro diritto!...Non è un diritto...è un dovere...il problema è che da qualunque parti si guardi, dal più destro al più sinistro, fanno tutti schifo...e noi lo diciamo, lo sappiamo, lo scriviamo su facebook, facciamo le vignette divertenti perchè, oltre ad essere dei bravi pizzaioli, siamo anche dei bravi umoristi! Ma sì, ridiamoci sopra, facciamoci due risate con il Roberto nazionale che sembra stare dalla nostra parte (e intanto lui si è comprato la casa a Cesenatico sul mare e voi abitate in un monolocale in affitto!). Ascoltiamo Beppe Grillo che urla urla, che è un'ingiustizia...che il parlamento deve essere pulito...Sputiamo per terra quando vediamo Berlusconi, quando sentiamo parlare quel testa di mi...chia di Monti, quanto vediamo la Fornero piangere!!...(Scommetto che la stronza aveva le pinzette infilate nella tasca della gonna e si è data uno strattone alla chiappa per farsi venire le lacrime!). Dai, lo sappiamo che non possiamo andare avanti così! Ci stanno prendendo tutto! La nostra dignità, la libertà, le nostre vite! Prolungano la pensione a 70 anni perchè sperano che crepiamo prima (e così sarà!) in modo da non dovercela pagare quella pensione! Non ci danno soldi da spendere, ma loro ci si puliscono, perdonatemi il termine, il culo con tutti quelli che hanno! Ma ci va bene così? Oltre a lamentarci, che cosa facciamo? Sappiamo benissimo che c'è una soluzione sola, e la soluzione, ce lo insegna la storia, è la rivoluzione! Vogliamo farla pacificamente? Proviamoci. Non serve a niente? Armiamoci! Io sono sempre stata una non violenta...ma non possiamo continuare a permettere che ci facciano questo! Eppure stiamo qui, incazzati ma con le mani tra le mani, perchè, oltre tutto, ci hanno fatto credere che abbiamo anche qualcosa da perdere...in effetti sì...se ci arrendiamo possiamo andarcene all'estero...ma l'Italia è la nostra mamma, la culla dell'arte, delle montagne sul mare, dei paesaggi toscani che mozzano il fiato, delle bellezze del sud, dello smog del nord (ci rinuncereste?). L'Italia, il Bel Paese mica per niente! Rovinato, rovinato da tanta indecenza, dalla superbia, dalla tirannia, e dall'idiozia. La nostra! Siamo un paese di stupidi, di patetici! Siamo veramente patetici! SVEGLIAMOCI!! Bisogna agire! Si deve REAGIRE! Il loro tempo è agli sgoccioli, la nostra libertà è vicina...un passo, un solo passo, uno per uno, e possiamo cambiare tutto. Alziamoci da queste sedie (me compresa, ovvio!), riuniamoci, ricordiamoci cosa vuol dire essere italiani, ricordiamoci come abbiamo fatto ad arrivare fino ad oggi, ricordiamoci di coloro che hanno lottato e ci hanno regalato la vera libertà! Una libertà che adesso buttiamo nel cesso facendo finta di niente! Facciamo quello che c'è da fare...facciamo che il marcio, in un modo o nell'altro, vada eliminato...facciamo che l'era dell'acquario abbia un senso, facciamo che ci aiuti...