giovedì 3 settembre 2009

C'E' SEMPRE UN PERCHE'

foto dal web


C'è un momento. E' il momento in cui tutto diventa chiaro, in cui tutto, ad un certo punto, sembra semplice. E' il momento  in cui lei tende le piccole braccia verso di te, come se ti conoscesse da sempre, come se si fidasse. E forse proprio perchè si fida, con le sue manine prende le tue mani e fa leva per alzarsi. Sa che la proteggi, sa che con te come sostegno non può accaderle nulla. E' in quel momento che capisci cos'è l'istinto materno, cosa scatta nell'animo delle donne quando iniziano a provare l'irrefrenabile desiderio di mettere al mondo un figlio. Non è solo il fatto di poter dare alla luce una nuova vita, non è solo l'istintiva necessità di prendersi cura di qualcuno. E', forse anche un po' egoisticamente, il bisogno di sentirsi indispensabili. Lei sta lì, ti guarda, ride, accenna qualche passettino barcollante per poi rimettersi a carponi. Lei sta lì e sa che può contare solamente su di te, sulle tue braccia forti che la sorreggono, sulla mano che le appoggi davanti alla faccia perchè non sbatta il naso mentre sta per cadere. E' la necessità di sapere che qualcuno necessita di te per crescere e camminare. E' la necessità di sentire che servi a qualcosa...che servi a qualcuno.

1 commento:

  1. Vedi, secondo me non è siamo indispensabili solo alla bambina piccola che senza di noi sarebbe persa. Serviamo e siamo essenziali per molte altre persone che ci sono vicine (in senso fisico o affettivo) le quali, però, a differenza della creaturina, hanno dovuto imparare a non esternare questa loro fragilità per paura di esporsi alle cattiverie del mondo. Solo per questo non ce ne accorgiamo in ogni momento... ma in realtà la nostra presenza, la nostra attenzione, il nostro affetto sono utili e preziose per moltissime persone.

    Parafrasando la famosa frase dei Blues Brothers "Everybody needs somebody to love" io direi che "tutti siamo indispensabili affinché gli altri sappiano di essere amati".

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