NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI
Giugno, tempo di esami di maturità, di notti insonni e di pomeriggi dedicati al ripasso. Tempo di mal di stomaco, scompensi intestinali, coliche renali e emicranie. Giugno, sapore di ultimi sforzi finali, di attese di giorni che arriveranno troppo veloci. Terrore, paura, fatica e stress. Per me è il tempo del ricordo, delle sere umide in cui mi richiudevo a casa del babbo per studiare senza distrazioni, per sistemare gli ultimi appunti e per finire di scrivere la tesina. E' il ricordo della mia gastrite, dei 5 kili persi in una settimana, del “non ho tempo di mangiare, c'ho da studiare”, il ricordo della clausura forzata per il timore di non potercela fare...Brutti ricordi, direte voi! No, si, cioè, insomma...brutti perchè non stavo troppo bene, ma belli perchè erano piccoli problemi rispetto a quelli che posso avere oggi. E allora un po' mi mancano e mi piace tornare indietro a quei giorni perchè mi fanno sentire viva. Allora torno indietro al 20 giugno di sei anni fa, alla mattina dell'esame scritto. Avevo una camicia bianca e un paio di pantaloni neri. Un mio compagno di classe ha continuato a chiamarmi “cameriera” fino alla consegna dei diplimi! “Allora, ragazze, passo a prendervi io domani mattina alle 7.15 che così andiamo tutte insieme con una macchina sola e magari ripassiamo anche!”. Borse sotto gli occhi, vista appannata per la stanchezza acccumulata in quei giorni. Tema di italiano. Avevo ripassato tutti gli autori studiati negli ultimi tre anni, avevo fatto affidamento sul tema di letteratura, sapevo quasi tutte le date a memoria, tutti gli stili, i periodi...tutto!! Pavese...”la luna e i falò”...piango...maledico la prof d'italiano che non mi aveva ascoltato quando, durante una delle ultime lezioni le dissi “prof, non è che potremmo avere un'infarinatura di Pavese? Mi sento che esce lui all'esame!”...”Ma no, Heidi, che cosa dici? Non credo proprio uscirà Pavese. Studiate bene Montale e Saba”...eh si!! Non la perdonerò mai! Ma, nonostante tutto, ho provato a buttarmi comunque su quel tema! Finita la malacopia, ho fatto una domanda al mio vicino di banco su Pascoli. Lui mi guarda sbarrando gli occhi e cercando di farmi capire qualcosa senza parlare...non capisco fino a quando, da dietro, mi sento arrivare uno scappellotto anche abbastanza forte! Cazzo, che male!! “signorina, vuole che le ritiri il tema, per caso?!”...Merda, il presidente!! “No, no...guardi, ho finito...devo solo copiarlo!”...scagazzo! Copio il tema, esco, fumo un pacco di malboro rosse che mi fanno venire una gran tosse, aspetto le mie amiche e ce ne torniamo a casa. Il motore della macchina di mio babbo si surriscalda, arrivo a malapena a portare a casa l'ulima amica che la macchina non si accende più. Aspetto che si raffreddi, ho bisogno di casa, di fresco, di riposare un attimo gli occhi e di prender qualcosa per il male di testa. E tutto questo per prendere un misero 68...
nooo cosa mi tiri fuori...
RispondiEliminavia vado di la e mi faccio il mio post ricordo-maturità ... cosi' me lo gusto per ben :D Grazie, del dejavou
...
io presi un misero 44... ma sapessi...
secondo me il presidente ti ha sorpreso a causa dell'abbigliamento, forse voleva che gli portassi un caffe' ^^
RispondiEliminap.s
io un misero 44 circa 11 anni fa'...azz quanto passa il tempo...
tu sei dimagrita, io ingrassata durante la maturità! tutti i giorni ci trovavamo a studiare con una 15ina di compagni di classe, e ogni volta era una spaghettata o una grigliata, ricordi bellissimi... :-)
RispondiEliminaPer me è stata un'esperienza splendida, che ha rafforzato tante amicizie che poi sono rimaste anche dopo.
L'unico rimpianto, che forse non mi perdonerò mai, è stato il non essere stata più vicina all'unico bocciato all'esame, che da quel momento ha cominciato a prendere una strada sbagliata, una cosa di cui prima o poi parlerò in un post perchè quasi non passa giorno che io non ci pensi...
la mattina dello scritto (correva l'anno 1995) ci siamo svegliati alle 6e30 per andare a casa del Rullo a raccogliere le pesche mature per la commissione, e uscendo di casa ci ha tamponati la polizia municipale. Poi prima dello scritto il bar ci ha offerto 9 vodke alla pesca, ma ci hanno terrorizzati col fatto che per legge non si poteva bere prima dell'esame, allora (citrulli) le abbiamo lasciate lì in sala professori e quando siamo tornati non ne era rimasta nemmeno una. Io portai economia all'esame, e non avevo nemmeno il libro, james portò industria, e non aveva il libro, Fico portò diritto, e non aveva il libro. Se ci fossimo scelti meglio le materie avremmo anche potuto pensare di studiare, ma l'attività principale i giorni dell'esame era il pranzo: ogni giorno si pranzava da qualcuno, anche se agli orali non era il proprio turno si andava comunque al mattino presto perchè era come andare al pub... L'ultimo giorno di orali la commissione ci fermò mentre cercavamo di calare un banco dalla finestra della nostra vecchia classe e il giorno dopo si fece un falò a casa mia, e quasi tutti i libri di economia finirono bruciati insieme alla chitarra di james ed alla bici del fratello di mio babbo. C'è ancora una costoletta incastrata fra il neon e il soffitto del capannone, e da qualche parte ho una foto di me con mezzo cocomero in testa. Bei tempi, quando la vita era più facile, e si potevano mangiare anche le freagole.
RispondiEliminaIo le sere prima dell'esame scritto andai semplicemente a giocare a Biliardo al President con un compagno di classe. E prima degli orali di giorno mi piegavo sugli appunti della mitica Paola, mentre la sera stemperavo il cervello facendo il barista alla Festa dell'Unità. I giorni erano belli. Gli amici (e le compagne) di più.
RispondiEliminaAh, dimenticavo: il tutto per un 43/60. Non ero mica un secchione come Ivan...
RispondiEliminaPost scriptum: portai Fisica e Filosofia. Il membro della commissione che interrogava in Filosofia era solito chiedere alla fine della prova, con molta eleganza: "Una mia curiosità... Posso chiederle come mai ha portato questa materia all'esame?"
RispondiEliminaCon me usò un tono diverso, chiedendomi STREMATO: "Ma-ma-ma.. Ma perchè? PERCHE' HA PORTATO FILOSOFIA?!?"
Sob... :-(
avevo scritto un reply lunghissimo con tutti i commenti alle vostre risposte...causa problemi tecnici dovuti alla centrale, si è cancellato tutto...adesso non ho più voglia di riscrivere...e dico solo: belle le vostre storie!
RispondiEliminaponch ti ricordi la storia del punto di luce che dalla testa ti avvolge fino ai piedi che mi dicesti al telefono il giorno prima dell'orale? :)
RispondiEliminano, ma ...parlate pure tra voi, eh?!! :)
RispondiEliminaIo ho 25 anni, sono al sesto anno di università...e ,appena arriva Giugno, rivivo esattamente tutte le brutte sensazioni provate durante la maturità...Kili che se ne vanno, gastrite che aumenta per le dosi di caffè, portafoglio e polmoni a putt...viste le tante sigarette che mi compro e che mi fumo....e un gran caldo umido che ti soffoca (mentre studio sudo pure l'anima)...Che mese del cazzooo....
RispondiEliminaSono un caso disperato?
uncaroragazzoscrive.blogspot.com
xcaroragazzo: guarda, io penso che se fossi andata all'università, l'esame di maturità mi sarebbe parso una stronzata a confronto...nn l'ho fatta, quindi non so cosa significhi essere continuamente sotto esame!...è decisamente molto peggio...non sei un caso disperato. credo sia normale. ne va del tuo futuro, in fin dei conti, no?...quindi è normale l'agitazione, è normale essere tesi...e fumare tanto..dai, tra poco è luglio! :)
RispondiEliminagrazie per tutti i complimenti, Leanne ... e grazie per questo post che mi ha ributtato indietro nel tempo e come allora mi ha fatto contorcere le budella dall'ansia! mi immedesimo troppo io! =)
RispondiEliminaio ho rimosso tutto!:-)
RispondiEliminaxvioletta: figurati...non avevo mai letto il tuo blog così a fondo...l'altra sera l'ho letto attentamente e ho anche pianto...pure io mi immedesimo un po' troppo! :)
RispondiEliminaxangela: beata te...ma sono bei ricordi da riprendere in mano, secondo me...ogni tanto fa bene!