domenica 21 agosto 2011

IO ODIO L'ESTATE




San Giovanni in Galilea.   -Foto Leanne



Che poi non è che sia proprio vero che odio l'estate. In realtà odio il caldo che porta l'estate. Lo so, lo so...sono la solita rompicoglioni che si lementa di tutto e non sopporta mai niente. Bene, chissenefrega!...io mi lamento quanto mi pare e oggi ho necessità di dire che odio il caldo! Odio il sudore che mi appiccica le mani, le gambe, che mi fa grondare anche da ferma. Odio svegliarmi al mattino e ritrovarmi con la faccia su un cuscino umido e bollente! Odio il caldo, l'apatia, la totale assenza di voglia di fare le cose. Quest'anno non ho neanche la forza di mettermi in macchina e di andare a cercare il fresco. Me ne sto qui, buona buona, sotto al ventilatore che gira le sue pale con una potenza tale da farmi venire il terrore che prima o poi si staccherà e mi decapiterà! Poi mi metto in terrazzo, sento tutto il calore che assorbono i muri, il fuoco che emana la piazza. Rimango lì, a guardare un po' oltre, a pensare un po'. A pensare che l'estate sarebbe anche bella se non fosse così calda. Che i rumori della città svaniscono tutti, che le macchine non passano più, che i negozi sono chiusi, che si sente solo, di tanto in tanto, il fruscio di due ruote di bicicletta che impavide sfidano l'asfalto ormai sciolto. I profumi...penso che mi piacciono i profumi d'estate. Quello di salsedine che mi arriva dal mare quando tira un po' di vento. Quello di grigliata dalle case vicine. Il profumo dell'erba secca che piano piano muore perchè non beve più da giorni. E il profumo dell'erba, invece, dei giardini bagnati da instancabili pompe d'acqua che girano girano senza sosta per alleviare almeno un po' il dolore di una terra muore di sete. Odio il caldo e l'estate mi piace. Odio il caldo perchè se non fosse caldo, se non mi insinuasse dentro questo desiderio di morire per non sentirlo più, d'estate farei un sacco di cose. Vorrei vedere un sacco di posti, vederli vuoti, deserti, silenziosi e assenti. Ci ho provato l'altro giorno. Ci abbiamo provato, abbiamo sfidato la pesantezza e ci siamo incamminati per vie piene di curve, coi finestrini aperti e il cappello in testa. siamo arrivati in un paesino dove non si sentiva una mosca volare. Solo il sommesso chiacciericcio di un una famiglia  a pranzo, seduta ad un tavolo in ombra. Abbiamo cercato il nostro posto, tra pietre ammassate, sull'erba secca che ti punge il sedere. Abbiamo mangiato un panino e siamo rimasti in ascolto del nulla. Avete mai ascoltato il nulla? E' una sensazione che ti entra nelle ossa, allo stesso modo del caldo umido, che ti impedisce di respirare. E' ascoltare una voce dentro, è cercare di capirci qualcosa, di trovare un senso. Odio il caldo, ma l'estate no. Me la terrei ancora un po' l'estate, solo per godere di qualche temporale estivo, di quel cielo che da azzurro acceso diventa cupo, grigio, carico di nuvole, e l'umidità tuona nell'aria e lascia quella sensaziozne come se da un momento all'altro il mondo dovesse finire. Mi terrei ancora un po' l'estate, per le grida dei ragazzini che si rincorrono e giocano, per le giornate lunghe e piene di luce, per le ore notture un po' più fresche, per la frutta matura e i cetrioli con l'aceto e il sale. Voglio tenermela ancora un po' questa estate, dove di me non ho fatto nulla, dove le mattine erano sempre buone per andare a fare una camminata ma la forza non c'era. Dove non ho fatto un progetto che fosse uno e aspetterò l'inverno per maledermi, per passare ancora il mio tempo sotto le coperte perchè, a quel punto, odierò il freddo. Voglio incamerare questo caldo che odio per ricordarmene quando le mie ossa tremeranno. Voglio cercare un'armonia tra me e le stagioni. Queste stagioni che negli ultimi anni sono sempre più strane. O troppo fredde o troppo calde, che non hanno più una via di mezzo, che sono instabili e all'improvviso si stabilizzano pesantemente, che non ci capisci più niente. Voglio ritrovare quello che sono in ogni giorno, in ogni momento, col sole che spacca le pietre o col gelo che ti fa scivolare. Ecco, voglio sciovolare, via, leggera, senza pensare che mese sia, senza guardare il barometro, senza chiedermi se sopravviverò o meno. Voglio solo un po' di serenità nei giorni che passano.  Voglio accettare, non odiare sempre, voglio amare, immergermi, sognare, partire, restare, cambiare, rinnovare, svecchiare. Voglio vivere. 


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