mercoledì 30 aprile 2008

   


                             



QUELLO CHE VORREMMO SAPERE...MA CHE SAREBBE MEGLIO NON CHIEDERE...



 


Oggi era il suo compleanno. E io, forte della consapevolezza di aver dimenticato, forte del fatto che di acqua sotto i ponti ne è passata e certa di essere una persona diversa, ho pensato che quest anno non avrei limitato gli auguri ad un semplice e patetico sms…tipo “Buon compleanno. Adesso sei vecchio veramente!” No…ho preferito chiamarlo. Non chiedetemi perché…sono istintiva, cazzo! Ma tranquilla…pensando solo al fatto che sono anni che non ci sentiamo più e che forse gli avrebbe fatto piacere. Bene. Con questa serenità addosso, faccio il numero (l’ho cancellato dalla scheda del telefono da quando ci siamo lasciati. Eppure è ancora li…salvato nei file che non uso mai, in quella parte di cervello andata ormai a male!). Il telefono suona per un po’ e io sto pensando che forse sarebbe meglio chiudere. Ma sento la sua voce. Calma io. Nessun brivido, nessuna emozione. Parliamo del più e del meno. Del suo lavoro, del fatto che da più di un anno lo hanno trasferito in un paesino che ha un nome stranissimo che mi fa ridere. E lui mi prende in giro. Mi dice che da lui c’è nebbia…la sua è la città della nebbia e io lo ricordo bene. Parliamo dei miei, mi chiede di mia sorella. Mi  chiede di me, se lavoro ancora li. Gli accenno delle mie crisi di panico, della terapia (non gli dico che per un po’ di tempo ho pensato che la causa di quel malessere fosse lui). Mi dice che mi capisce…e lo so. Perché prima che ci conoscessimo andava avanti a Tavor. Gli chiedo dei suoi, mi dice che suo fratello ha avuto una bellissima bimba ( e io lo sapevo…perché l’avevo sognato). E allora, in quel momento, scatta in me la curiosità…curiosità di cose che vorrei spere ma delle quali temo la risposta. Ma la voglia è diventata incontenibile e approfitto dell’appiglio…così la butto lì, in tono ironico…”E tu? Figli ancora niente?” . E rido un po’, perché mi sto innervosendo…mi dice che non sono in programma figli per il momento. Fingo di non aver sentito, e forse anche di non avergli mai chiesto niente. E per un attimo vorrei accostare la macchina, scendere e vomitare. Mi aspettavo una risposta del tipo “Figli? Ma per carità!! Non ho neppure la materia prima!!”…E non contenta del male fisico che mi sto procurando mordendomi il labbro inferiore, gli chiedo se vive ancora coi suoi…Mi dice che è fuori da due anni. Ma io non me la sento di indagare oltre. Eppure le domande sarebbero tante…”ti sei sposato?”…”convivi solo?”…”E’ sempre lei?”…” Se non è lei, chi è?”…Ma taccio…sono arrivata al lavoro, lui pure. Lo saluto, rinnovo gli auguri e chiudo il telefono. Mi fermo a prendere una spianata perché oggi rimango al lavoro in pausa…Fumo una sigaretta…e quando fumo io divento più lucida e riflessiva…e mi commuovo un attimo. Un attimo solo. Non un pianto disperato come avrei pensato se mai un giorno avessi saputo queste cose. Una lacrima…l’ultima di una lunga serie di  quelle versate per lui. Adesso lo so. E penso che il mondo è andato avanti mentre io rimanevo sempre la stessa. Mentre io rimanevo legata ai ricordi, il mondo si è buttato sul futuro…


L’altro giorno parlavo con un’amica sul fatto di tenere in serbo i ricordi e guardarli solo ogni tanto, e riporli, per non dimenticare quello che ci hanno fatto diventare…lei mi ha detto che è difficile, che i ricordi fanno male.. Hai ragione…i ricordi fanno male. Oggi li ho tirati fuori, inaspettatamente e anche contro la mia volontà. Hanno fatto un male cane…perché la sua voce ha riportato alla memoria profumi e luoghi, parole e promesse…Ma adesso richiudo il cassetto…e mi sa che butto via la chiave.  

domenica 27 aprile 2008

 


TECNICAMENTE LEANNE!


Grazie all'aiuto di quella gran donna, paziente e gentile, di Psy, ho imparato a postare pure i video!! Quindi, a parte il fatto che adesso mi sto allenando, preparatevi perchè ogni volta che mi girerà ve ne proporrò di nuovi! Questi sono gli Editors..."Smokers outside the hospital doors". E' una settiamana che la ascolto ininterrottamente...A me piace molto!


Grazie ancora Psy! Senza il tuo aiuto non avrei potuto farlo!


venerdì 25 aprile 2008



Così il piccolo principe addomesticò la volpe ... E quando l'ora della partenza del piccolo principe

fu vicina: 

"Ah!", disse la volpe, "... piangerò". 

"La colpa è tua", disse il piccolo principe, "io non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti

addomesticassi e che diventassimo amici...". 

"E' vero", disse la volpe. 

"Ma sapevi che avresti pianto!", disse il piccolo principe. 

"Certo", disse la volpe. 

"Ma allora che ci guadagni?" 

"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".




E io....che cosa ci ho guadagnato?!...







LIMPIDAMENTE


 


Ci sono persone che potrebbero essere chiamate ingenue. Quelle persone che credono che al mondo esista ancora qualcosa di buono, di vero, reale. Son quelle persone che senza pensare troppo si fidano degli altri...perchè credono che ancora sia possibile che le altre persone abbiano dei valori o dei semplici principi. Forse i principi fondamentali dell'essere umani. Come quello di usare la parole, per esempio...tanto per spiegare quello che si prova o quello che non si prova...O come quello della sincerità, della trasparenza...Queste persone, che io chiamo un po' Polly Anna, vedono in ognuno l'arcobaleno...Cercano il buono dentro chiunque incontrino. Perchè sono davvero convinte che esista. E poi...bè, quando si accorgono che si erano sbagliate, che di buono ce n'era ben poco, rimangono disilluse, un po' frastornate, un po' stupite. Un po' stupide. Eppure, piano piano, si fanno più forti, continuano a sperare, continuano a credere, soffrendone ogni volta un po' meno, ma senza smettere lo stesso di mettersi in gioco...Piano, piano piano...Sapendo che prima o poi avranno la conferma di quello che hanno sempre pensato. Sapendo che prima o poi dovranno smettere di credere e basta...ne avranno la prova. Piano...piano piano.



LIBERAMENTE


Commemoro così questo giorno di liberazione. Commemoro con una lettera/poesia diventata anche canzone. L'ho scoperta poco tempo fa. E' molto bella. Ecco...a tutti quelli che hanno lottato, a tutti quelli che sono morti, a tutti quelli che sono sopravissuti...a tutti quelli a cui dobbiamo la nostra libertà! Grazie



Per Ante

era una finestrella, sbarrata da una tavola di legno, l'unica presa d'aria della cella.



L'uomo si abitua all'ombra.



A mezzogiorno, in piedi sulla branda, si allunga la fessura della luce: meno di un rigo, un verso, breve, passa sulle palpebre degli occhi.



C'è un nodo nel legno, e lui tocca con l'unghia e con il tempo, con la punta dell'unghia e del tempo: all'uomo serve un gioco, nella cella.



Un giorno il nodo cede; pregato dall'unghia, l'amica del tempo, che ricresce ogni giorno, il nodo cede. Si toglie come un tappo di bottiglia, e nel suo collo passa uno zampillo di luce, dritta, liscia, s'allarga a terra. Allaga il pavimento.



Il prigioniero Ante si mette scalzo, ci si bagna i piedi. E' un anno che non esce di cella: niente cortile, aria. Un anno che la porta è uguale al muro, che la porta non porta da nessuna parte. Un anno.



Strizza gli occhi. Il sole dentro il buco è un'arancia, tonda, nella mano.



I piedi si strofinano fra loro: sono due bambini, la prima volta al mare. I piedi di Ante Zemljar.



Ante Zemljar, comandante di molti partigiani, congedato col merito della vittoria in guerra, e adesso chiuso dagli stessi compagni suoi: nemico della patria.



Nemico.



Lui, che l'ha agguantata al collo, l'ha scrollata dagli eserciti invasori fiume per fiume, dalla Neretva alla Drina, coi calci della fame, senza nemmeno portar via una cipolla a un contadino, perché così è la guerra partigiana.



Nemico. Lui.



L'hanno tolto da casa. Da Sonia, di due anni, che sa gridare già "Lasciate il mio papà!"



Adesso, sì, voi siete i suoi nemici.



Ante sa le percosse.



Sa che un pugno da destra lascia sangue sul muro di sinistra e viceversa, un pugno dritto in faccia lascia sangue a terra. Ma c'è la novità: qui le botte riescono a lasciare il sangue sul soffitto. C'è da imparare sempre circa le vie del sangue, e dei colpi ingegnosi dei gendarmi.



Ante conserva il nodo. Lo rimette nel legno. La guardia non saprà. Il sole non è spia, s'infila svelto e poi non lascia impronta. Pure se perquisisce, la guardia non può dire "Qui c'è stato il sole, sento il suo odore!" Il sole non è un topo. Pure se ne finisce molto in una cella, nessuno si accorge che fuori manca un raggio, che la conduttura del sole ha un buco, che perde luce da un nodo di legno.



Ancora un po' di mesi, poi glielo daranno il sole, tutto in una volta, sulla schiena, peggio dei colpi di bastonatura. Sopra l'isola nuda, a spaccar pietre, Ante.



Il prigioniero Ante.



Ha conservato il nodo. Qualche volta, lontano dalla guardia, lo punta contro il sole, e si procura un'ombra sempre all'isola nuda, a spaccar pietre bianche e poi gettarle in mare. Adriatico. Perché la pena è pura, non ha valore pratico. E il mare non si riempirà.

giovedì 24 aprile 2008


LA LIBRERIA DI LEANNE


La libreria è a posto. Comprata, montata, spolverata. Adesso il più del lavoro è ancora da fare. Aprire armadi e cassetti, rovistare in ogni angolo di casa per trovare tutti i libri che ho lasciato sparsi fino ad oggi. E poi c'è un altro problema...come vanno messi i libri in una libreria? Li metto in ordine alfabetico? per titolo o per autore? oppure si mettono dal più grande al più piccolo? Dal più nuovo al più vecchio? Come si sistema una libreria?...Domani...ci penserò domani...Ma che bello sapere che i miei libri saranno li, sotto i miei occhi, ogni volta che vorrò vederli. E già so che in giro troverò testi che neanche ricordavo di avere!...I libri...adesso che ho il posto dove poterli mettere, temo che mi verrà un'assoluta esigenza di comprarne altri...e altri...e altri ancora. Mi sa che sabato passo a fare un salto alla Mondadori!

mercoledì 23 aprile 2008


Stendo ad asciugare


al vento


lacrime non ancora versate.


E chiude le porte


e ogni finestra.


Fuori.


Tu resta fuori.

martedì 22 aprile 2008

PUNTUALIZZIAMO...


Allora. Dando un'occhiata alle chiavi di ricerca di chi entra nel mio blog da google, ho notato che ci sono parecchie parole riguardanti il rapporto uomo/donna...del tipo:


* come tenersi stretto un uomo


* conquistare uomo


* quanto telefonare ad un uomo


* se un uomo ti chiede di vederti


* tecniche di seduzione, quando telefonare


* teorie e tecniche di seduzione


Ecco, vorrei che fosse chiara una cosa, per chi capita qui per sbaglio, appunto...io non ne so una mazza! pensate forse che se avessi saputo come tenermi stretto un uomo, quanto telefonargli, le tecniche di seduzione, io starei qui a scrivere, adesso!!?!...Solo questo...io non ne so niente di ste cose! Magari se qualcuno vi da delle delucidazioni merito, fatemi sapere, eh!! :)

E ADESSO...RELAX


Sono le 14 passate. E' dalle 8.30 che sono alle prese con scartoffie e carta..tanta carta. Talmente tanta carta che solo per quella su cui sto lavorando io avranno disboscato un bosco intero! Non ce la posso fare! Da domani sarò in ferie! E fino a lunedì nessuno mi parli di lavoro! Devo staccare la spina. Oggi sono rimasta qui in pausa pranzo...perchè se no non ci cavo gli zampetti! Sempre la solita cosa. Il tempo è poco e il lavoro tanto. E allora il tempo me lo devo inventare e mi schiavizzo da sola...anche perchè se no qua è un bel casino! Ho solo due mani! E adesso mi concedo i mie 40 minuti di pausa mentre mangio una spianata e tra un po' si ricomincia! Devo sopravvivere fino a stasera...uscita da sto buco avrò lezione di canto, mangerò, mi dedicherò ad un bagno rilassante, accenderò l'incenso (visto che ieri ne ho presi di 5 tipi diversi...e dovrò solo scegliere), mi spalmerò la mia crema per il corpo alla mandorla, metterò il mio bel pigiamino, attaccherò il pc (wireless!! olè!) e mi dedicherò un po' alla lettura. Poi basta, sarò abbastanza stanca per dormire, suppongo. Anche se quando il giorno dopo so di essere in ferie, mi viene voglia di stare sveglia fino a tardissimo...tipo le 3, le 4..dedicandomi a cose che di solito non posso fare per mancanza di tempo...ma scommetto che all'1 sarò già collassata con i micini sopra la faccia che mi leccheranno per svegliarmi!! Menomale..questo ponte mi ci voleva proprio. Speriamo nel bel tempo e di non avere troppe cose da sistemare in casa! Speriamo di star sereni e non cadere come sempre in depressione dopo il primo giorno!

lunedì 21 aprile 2008

SIETE PRONTE PER LA PROVA COSTUME?!!


 


No, perché se non siete pronte, bisogna provvedere subito, eh! Con una dieta dimagrante immediata ed efficace. Si, perché sembra che adesso si possa andare al mare solo se si ha una siluette perfetta. Mica roba da poco! Eh si, perché le grasse adesso non possono prendere il sole! Almeno, questo è quello che ci dice la pubblicità…basta accendere la tv in questi giorni che non si fa altro che vedere la Kellog’s che ci dice di fare una dieta equilibrata e mangiare i suoi cereali…perché funziona! E così saremmo tutte pronte per la prova costume! Olè! Non vedo proprio l’ora!


Detto questo, mi viene un po’ da pensare che qua si stia complicando un po’ troppo la psiche femminile…a parte il fatto che, magra o no, io al mare non ci vado lo stesso, non vedo perché debbano inculcare questa cazzo di idea nelle menti labili di alcune ragazzine o, senza dubbio, anche donne! Non capisco proprio quale sia lo scopo. Il messaggio pubblicitario fa pensare che o sei magra e il costume ti sta bene o è meglio che ti stia a casa! Ma andate a cagare! Io se voglio, al mare ci vado anche se sono un quintale! Di cosa mi devo vergognare? Non ho mica ammazzato nessuno! Non vado mica a rubare!


Ragazze…tutte, anche quelle che non leggono questo blog…non fatevi infinocchiare…mai! Voi siete belle così come siete e se i media o la gente ignorante vi deride e vi snobba perché non siete nella media delle fighette di oggi, fregatevene!! Lo sapete che è meglio essere diverse che conformi alla massa?! Amatevi…e accettatevi! E boicottate sto schifo di aziende che marciano sulla vostra sensibilità!


Oh…e anche oggi mi sono sfogata!

sabato 19 aprile 2008

WIRELESS LEANNE


Da oggi, la Leanne è anche wireless...dopo le varie insistenze della sorella, sono riuscita ad abilitare il portatile alla connessione senza fili! E adesso, visto che posso stare connessa quanto mi pare e da dove mi pare, il problema principale rimane "quando dormirò"?...ad ogni modo, cerchiamo di farne buon uso. Intanto il mio pc va...e quello della sorella non si connette più...mah! Ad ogni modo, la giornata di oggi è stata proprio senza fili in tutti i sensi. non ho praticamente combinato niente. Alle 7.40 il mio simpatico vicino di casa, detto, per comoditò, coglione senior, ha attaccato la musica a palla e cantava "Uno su mille ce la fa". SABATO MATTINA! QUASI NOTTE PER ME!!!...ho cercato di non sentirlo...ma non è così semplice. Ad un certo punto, mi sono aggiunta al coro..e ho cantato anche io! Combatti il tuo nemico facendotelo amico! Ma ciò non ha comunque tolto il mal di testa che mi perseguitava da ieri. Oltre tutto, oggi è pure il giorno mensile in cui odio tutto il genere maschile (pure il mio gatto...anche se è castrato!) e non è stata giornata facile. Al mattino ho cercato di fare un po' di lavori per non pensare al male...ma il pomeriggio sono crollata. Alle 3 mi sono stesa sul divano, ho fatto sogni strani e mi sono alzata alle 5. Con più mal di testa ancora. Ma un po' di sano cazzeggio fa bene, dai. Niente...non ho fatto niente. Volevo andare in bici, volevo stendermi sul prato, al sole, visto che oggi era una bellissima giornata...e invece mi sono lasciata prendere dalla stanchezza e sono collassata. E stasera? stasera libro e gatti...perchè va bene così. Non ho mica voglia di uscire! Ho la mia rete senza fili, adesso...posso stare sul divano e cercare tutto quello che voglio, quando voglio!! Mica pizza fichi!! Buon week end, bloggerini belli

giovedì 17 aprile 2008


FISIOLOGICAMENTE


Quando vedi una donna che ha poco più della tua età, che si tiene stratta il pancione e sorride parlandoti. Quando ti dice che è un'emozione fortissima quando sente suo figlio scalciare, che è ansiosa di conoscerlo, di sapere che persona sarà. E quando le vedi gli occhi che le luccicano e un po' ti si smuove qualcosa dentro. Perchè non sei mamma, forse mai lo sarai, perchè razionalmente non lo vuoi, e anche se non sai cosa si prova, sei sempre una donna, e quasi lo puoi immaginare...e ti viene un groppo in gola, che non sai se è felicità per quello che sente lei o tristezza per quello che non sentirai tu. L'unica cosa di cui sei certa è che non è invidia...sai solo che ti viene un po' da piangere, perchè è il più bel dono concessoti essendo donna...e tu vuoi rinunciarci, perchè sai che non sarai mai una brava mamma, che ti bastano i tuoi gatti (e già ti senti abbastanza in colpa per non riuscire a dedicare loro tutto il tempo che vorresti)...eppure prendi atto che la tua vita è vuota. E adesso, che è un periodo in cui la tua sensibilità è schifosamente spiccata, vorresti solo non avere pensieri da spendere...ed essere cinica, tanto cinica. Ma oggi ti hanno presa male, e proprio non lo sei...


Scusate, domani dovrei riuscire a riprendermi...


PRIMAVERILMENTE DEPRESSA


 


 


Sono uno straccio. A me il cambio di stagione mette un pochino di subbuglio…in generale. A parte il fatto fisico…del tipo che ho sempre una gran fame, che mi sono gonfiata come un pallone, che ho mal di testa e che ho una gran stanchezza. Ho scoperto che se la sera non mi collego per più di una ventina di minuti in internet, guadagno un sacco di ore di sonno! Ma comunque non è solo questo…mi sento triste dentro. Mi sento smaronata, apatica, arida…e non solo. Ho costantemente voglia di piangere. E questo non è un buon segno. Finché il tempo non si stabilizzerà completamente, io sarò in balia del meteo. Passo da momenti di iperattività quando c’è il sole, a momenti di botte depressive assurde quando si annuvola. Essere meteoropatici non è un bel lavoro!...Sento male dentro, sento come una fitta che pulsa tra cuore e stomaco…e se mi chiedete il perché, non ve lo so proprio dire. Sono triste e basta. Mi rannicchierei sul divano per tutto il giorno, ma mi sforzo di venire al lavoro ugualmente…perché almeno mi distraggo. Ma non riesco a rendere. Ho un sacco di buchi nella memoria. Mi dimentico di tutto. Mi bastano 2 orette e ho rimosso. Devo dire ai clienti “se vieni tra qualche giorno, ricordami che hai fatto con me e che ho messo il tuo preventivo li!”…Loro ridono, ma io sono veramente preoccupata. A parte l’età che avanza, mi sento di non avere abbastanza spazio sufficiente…si richiede una pulitura disco! Altro chechiavetta USB per cervello…mi ci vuole un disco esterno! Menomale che ho un paio di giorni di ferie la prossima settimana e stasera progetterò con le mie amiche un week end in un agriturismo…sperando che serva a ricaricarmi…sperando che il tempo si stabilizzi presto…sperando che questo peso pazzescamente ingiustificato se ne vada!


 

martedì 15 aprile 2008

TIRIAMOCI SU IL MORALE, VA'


Io: "Ma la tal tipa di che nazionalità è? E' tedesca?"


Lei: "No...è polacca. Sulla carta d'identità c'è scritto Romania"


Io: "ah...allora!!!"

LEANNE IN LUTTO


Per una settimana almeno sarò a lutto...vestirò di rosso per una settimana intera almeno. Sono molto preoccupata, anzi, oserei dire spaventata per il mio futuro...e per quelli ancora più giovani di me. Sono in lutto. Il blog chiude per lutto...amareggiata, ieri me ne sono andata a letto sperando di svegliarmi e scoprire che era stato solo un brutto incubo. Ma questa mattina ho scoperto che non lo era...Ho paura. Veramente paura.


ui ar un po' in de scit!

lunedì 14 aprile 2008

ANSIA DA ELEZIONE...


Il mio cuore non regge più a certi sforzi. Ho un'ansia che non so come farò a durare fino a questa sera. Sono curiosa...ho paura...una gran paura di quello che potrà essere. Come sempre, tra peggio e meno peggio, spero nel meno peggio...come la volta scorsa, tra le altre cose. Stasera sarò incollata alla tv in attesa...fremente attesa...che ansia!! che ansia!! Se poi c'è chi ha ragionato come la mia amica che ha votato Bossi perchè le fa pena...non so che cosa potrà succedere stasera. non lo so!!

venerdì 11 aprile 2008



All'inizio volevo scrivere solo il ritornello di questa canzone. Poi ho pensato che senza leggere tutto il testo non avrebbe avuto senso, e allora volevo postarla tutta...poi ho pensato che la musica da più senso ancora alle parole...e allora...

 


 


Caparezza Eroe (storia di Luigi delle Bicocche)


Piacere / Luigi delle Bicocche

Sotto il sole faccio il Muratore e mi spacco le nocche

da giovane il mio mito era l’attore Dennis Hopper

che in Easy Rider girava il mondo a bordo di un Chopper

invece io passo la notte in un Bar Karaoke

se vuoi mi trovi lì / tentato dal videopoker

ma il conto langue e quella macchina vuole il mio Sangue

un soggetto perfetto per Brahm Stoker

TU

che ne sai della vita degli Operai

io stringo sulle spese / Goodbye Macellai

non ho salvadanai da Sceicco del Dubhai

mi verrebbe da devolvere l’otto per mille a Snai

io sono il pane per gli usurai ma li respingo

non faccio l’Al Pacino / non mi faccio di Pachinko

non gratto / non vinco / non trinco / nelle sale Bingo

man mano mi convinco


che io sono un Eroe

perchè lotto tutte le ore

sono un Eroe

perchè combatto per la pensione

sono un Eroe

perhcè proteggo i miei cari / dalle mani dei Sicari / dei cravattari

sono un Eroe

perchè sopravvivo al mestiere

sono un Eroe

straordinario tutte le sere

sono un Eroe

E te lo faccio vedere

ti mostrerò cosa so fare col mio superpotere


Stipendio dimezzato / o vengo licenziato

a qualunque età io sono già fuori mercato

fossi un ex SS novantatreenne / lavorerei nello studio del mio avvocato

invece torno a casa distrutto la sera

bocca impastata come calcestruzzo in una betoniera

io sono al verde / vado in bianco / ed il mio conto è in Rosso

quindi posso rimanere fedele alla mia bandiera ?

SU

vai / a vedere nella galera / quanti precari / sono passati ai mal’affari

quando t’affami / ti fai / nemici vari

se non ti chiami Savoia scorda i Domiciliari

finisci nelle mani di strozzini / ti cibi

di ciò che trovi se ti ostini a frugare i cestini

ne l’Uomo ragno ne Rocky ne Rambo ne affini

farebbero ciò che faccio per i miei Bambini


Per far denaro ci sono più modi / potrei darmi alle frodi

e fottermi i soldi dei morti come un banchiere a Lodi

c’è chi ha mollato il Conservatorio per
Montecitorio

lì i pianisti sono più pagati di Adrien Brody

io vado avanti e mi si offusca la mente

sto per impazzire come dentro un Call Center

vivo nella camera 237 / ma non farò la mia famiglia a fette

perchè sono un Eroe



giovedì 10 aprile 2008


STRAORDIANARIAMENTE


(nel senso di non ordinariamente)


 


Quando ero piccola volevo essere come gli altri. Ci tenevo proprio, sopratutto in fase adolescenziale, quando le mie amiche avevano i Levi's o i dottor Martins (ve li ricordate? Pare che a breve torneranno di moda!) o quando avevano il motorino, quando potevano andare a ballare la domenica pomeriggio. Ecco, io volevo fare/avere/essere come loro. Vestita bene, truccata se possibile...e mia mamma, alle mie proteste di “ma la tizia lo fa”, mi diceva sempre “non mi interessa niente di quello che fanno gli altri”. Questa frase deve avermela detta talmente tanto spesso da farla rimbombare per tutti questi anni in testa e, mio malgrado, fino a farmi convincere che degli altri, delle loro opinioni, del loro non accettarci se non fossimo stati come loro, me ne sarei dovuta ampiamente fregare. Così, quando ho preso coscienza e ho cominciato a crescere da sola, ho deciso che mai e poi mai mi sarei mischiata alla massa e avrei condotto la mia vita in base ai miei principi, ai miei ideali e al mio essere. Non sono quello che gli altri vogliono che sia...sono quella che sono e sono fiera di essere così. Il fatto è che a volte penso che questo non essere nella norma, questo essere un tantino fuori dalle righe, in un primo tempo affascini, faccia pensare di avere trovato una persona vera, speciale, una persona che non è ipocrita come quelle che si vedono in giro oggi. Poi, lasciatemelo dire, sono anche convinta che le stranezze dopo un po' stanchino chi ci sta intorno. Che fare i conti con una che legge le favole ai gatti per farli star calmi, che si mette a studiare religioni strane, che si racconta le storie da sola per rilassarsi,  non sia certo cosa semplice. Ecco...forse in questi momenti penso che vorrei essere la massa, vorrei essere come tutti gli altri, per essere accettata sempre, indipendentemente dal mio essere. E vorrei una maschera...perchè una maschera fa sempre comodo, perchè adesso è troppo tardi davvero per non essere quello che sono. Oggi un mio amico mi ha detto “Io sono così. Se mi vogliono, mi prendono così”. Già...allora lo dico anche io. “Io sono così. Se mi volete, mi prendete così. Se non mi volete...bè...io vivo bene lo stesso!”


lunedì 7 aprile 2008



COMPLEMENTARIAMENTE


L'altro giorno vagavo per blog...così. Era un venerdì sera, un po' triste, forse, un po' giù...e mi son imbattuta in questo post...scritto da Psy. E presa un po' da profondi pensieri, ho anche pianto un pochino. Perchè mi sono ricordata che una volta io all'anima gemella ci credevo davvero. Ero fermamente convinta che esistesse un essere col quale completarmi. E mi sono chiesta cosa sia successo nel corso della mia vita per non crederci più. A suo tempo avevo letto quel saggio di Platone. E più leggevo, più mi convincevo che quello che avevo sempre pensato fosse vero. E adesso? Cosa c'è adesso? Adesso c'è una coscienza meno sognatrice, più razionale, che vede le cose con occhio obbiettivo e non si lascia trasportare. Che cosa c'è che mi impedisce di credere che questa "teoria" sull'anima gemella sia magari vera?!...Eppure non lo so. Eppure quel piccolo angolino di cuore che ancora in me pulsa, mi dice che c'è uno strato di realtà in tutto questo. Che quando vedo due vecchiettini che camminano mano nella mano, io sorrido...e mi commuovo. Perchè so che si sono trovati...perchè so che sono una cosa sola. Da sempre. Certo, è cosa rara...cosa che non capiterà mai a tutti. Un po' come vincere al superenalotto. Ma proprio come nel gioco, se non compri il biglietto hai meno probabilità di vincere. E io è come se avessi finito tutti gli spicci. come se non avessi quell'euro per tentare. Poi penso che sono fatta per stare da sola...è nella mia indole prendermi spazi e tempi...troppo difficili da far combaciare con quelli degli altri. Forse la mia anima gemella sono io stessa...e questo potrebbe essere un problema serio!

domenica 6 aprile 2008

SONO ARRABBIATA


E' assurdo come un uomo di quasi 60 anni possa essere così idiota! ha più del doppio dei miei anni e mi fa incazzare la sua incoscienza. E quello che più di tutto mi fa saltare i nervi, è che devo fare da genitore io...a mio padre! Non posso crederci. Non me la posso prendere! Da un po' di tempo a questa parte, sembrava avesse preso finalmente atto che il vino non è una bevanda alcolica adatta a lui. Ne ho già parlato altre volte del suo vizietto di merda...quello di bere. Non diventa violento, per fortuna, si assopisce, rincoglionisce, gli si impasta la bocca e fatica a parlare (e mi viene da dire meno male...visto che in quei momenti spara solo stronzate!). Le ultime volte che l'avevo visto, stava bene. Abbiamo cenato anche insieme e si era limitato ad una semplice birra senza effetti collaterali. Poi, stasera, l'ha fatto di nuovo. che se fosse un po' furbo, almeno, potrebbe evitare di bere quando sa che deve vedere  le sue figlie! Non mi sembra un sacrificio così grosso! e invece no...sembra che ci prenda anche gusto a farmi dannare! Con tutti i cazzo di problemi che ha tra stomaco e prostata, 'sti imbecille continua a fottersi così. So che il bere è un sintomo di uno stato emotivo ben più profondo, e va ben oltre il semplice gusto di sorseggiare un alcolico...ma non è certo tipo facile con cui parlare...almeno quando è brillo. Se è sobrio, ammette anche lui che gli da fastidio, un ragionamento riesci a farglielo fare...è lucido, si scherza e si ride. Considerando che ci vediamo pochissimo, vorrei almeno che si limitasse o evitasse di bere quando ci siamo io e mia sorella. non voglio avere più ricordi di lui tinco piuttosto che sano! Sti genitori...danno solo dei problemi e basta! E adesso mi rendo conto del perchè sono dovuta crescere tutta in un colpo quando i miei si sono separati! Perdonate lo sfogo emotivo...ma queste cose mi fanno star male.

sabato 5 aprile 2008


LO VOGLIAMO CHIAMARE CASO?!


Capita che dal niente, una mattina ti svegli e ti viene da pensare ad una persona a cui non pensi da un po'...un bel po'. Capita che inizi a credere di avere un sacco di cose da dirle, così, perchè forse a lei piacerebbe sentirle. Capita che queste cose ti martellino un po' in testa...e cominci a credere di essere impazzita. E appena tutto tace, squilla il telefono dell'ufficio. Ed è questa persona, che non ti ricordi neanche più la sua voce tanto ne è passato di tempo. E ci rimani male. Malissimo. Perchè proprio dopo il tuo pensiero, questa persona si è sbagliata e ha fatto il tuo numero. E vorresti dirle di fermarsi un po' a parlare con te, che ci sono cose che vuoi dirle...ma non è più tempo. Di cose da dire ce ne sarebbero sempre tante...ma a volte sarebbe meglio tacere. E fai così...perchè sai che è meglio così. Però un tarlo ti tormenta e ti chiedi se sia solo puro caso...o se il pensiero a volte smuova energie telepatiche...o se, semplicemente, qualcuno ha sentito qualcosa...

giovedì 3 aprile 2008

SOMMERSAMENTE


Vivo sotto pacchi di carta e pratiche da fare da ormai 3 settimane. Vivo con l'ufficio pieno di gente, di cose da sistemare, di sinistri da aprire. Non ce la faccio più. Eppure non sono fisicamente stanca (a parte quando cerco di alzarmi al mattino), ma mi sento stressata. Le brugole continuano a comparire ai bordi delle mie labbra (chiaro segno che non sto vivendo un periodo tranquillo) e, come se non bastasse, ricomincia il classico problema primaverile-gastro-intestinale. La gastrite ogni tanto lancia i suoi acidi e mi piego in due dal bruciore di stomaco, mi sento pesante e gonfia. In tutto questo, però, negli ultimi giorni, ben 3 persone hanno detto che sono dimagrita. Ringrazio il loro ottico per non aver fatto gli occhiali della gradazione giusta! E poi sono qui, in pausa pranzo, in ufficio, che mangio insalate al volo, spianate untissime e liquerizia. E mi viene un po' da piangere, perchè potrei essere sul mio divano adesso. E invece ho timbrato l'uscita 10 minuti fa...e tra un po' ritimbrerò l'entrata. Tra un po' avrò bisogno di un ricovero in psichiatria...come se già non ne avessi abbastanza dei miei! Il problema è che nessuno mi chiede di farlo, ma se non ci si muove in questo cazzo di ufficio, un modo bisognerà pur trovarlo! Chi è che diceva che il lavoro rende liberi?!

martedì 1 aprile 2008

BOICCOTTIAMO L'ORA LEGALE!


Visto che in questo periodo la parola "boiccottare" si usa per un casino di cose, vorrei si potesse usare il metodo anche per l'ora legale! BOICCOTTIAMOLA! Adesso, io vorrei sapere chi è stato quel genio che ha deciso di spostare l'orologio un'ora avanti per guadagnare un'ora di luce. Che, va bene, ci può stare, non ne dubito. E' bello uscire dal lavoro e vedere il sole che tramonta...ma poi? Il risparmio energetico, va bene. E?! E io, fisicamente, cosa ci guadagno?! E' durissima alzarsi un'ora prima. che le ore di sonno che dormo sono sempre le stesse, ma nulla toglie che il mio fisico percepisce le 6 di mattina e non le 7...e è una fatica immane! Io non voglio l'ora legale (anche perchè ho fatto un casino a spostare il mio orologio da polso, visto che si è rotta la rotellina e l'ho dovuta girare col tagliaunghie). Come si potrebbe boiccottare?! Proporrei, per la prossima volta, una rivoluzione totale. Arriviamo tutti al lavoro un'ora dopo...magari, se ci facciamo sentire così, qualcosa si risolve...!