
Da qualche giorno a questa parte, ho ricominciato a sognare. Gli studiosi, gli psicologi e tutti i luminari che si intendono di questioni oniriche, sostengono che sogniamo tutti, sogniamo sempre quando dormiamo. Io non credo, o almeno, non ne sono proprio sicura. Ci sono mattine in cui mi sveglio e non mi è rimasta appiccicata addosso nessuna sensazione. Non provo niente, non sono sconvolta, nè felice, nè triste. Sono sicura di non avere sognato niente. Sono assolutamente in grado di dire che il mio sonno non è stato disturbato in alcun modo da pensieri indipendenti dalla mia volontà. Ma da qualche giorno, ho ripreso a sognare. E non solo. Oltre a fare un semplice sogno, di quelli che anche se non sono lineari ci si ricorda bene la dinamica e magari hanno un senso, io, addirittura, faccio anche i sogni nei sogni. Tipo che sogno che dormo e sogno qualcosa. E poi mi sveglio convinta di essere tornata alla realtà e invece sogno ancora e sono al sogno base. Sconvolgente, ma non certo così strano, suppongo. Il problema del sogno nel sogno è che quando ti sveglia veramente, alla fine, ti chiedi se tu non stia ancora sognando o se finalmente sei riuscita a liberarti del tutto dal circolo di avvenimenti inspiegabili che hanno popolato la tua mente per tutto il tempo del sonno. Rimani un po' in bilico...e prima di fare delle scelte sensate impieghi un po' di tempo in più rispetto al normale. Ma poi passa. Ma non passano i sogni che hai fatto, nè le sensazioni che lasciano. Nel sogno del sogno, andavo in cucina e nello schermo nero della televisione spenta vedevo materializzarsi il volto di mia nonna. E' la prima volta che la sogno fantasma. Di solito la sogno viva. Viva che io so che è morta e lei non lo sa. E allora, dicevo, si materializza il volto di mia nonna, un volto bellissimo e sorridente e rilassato. E io non ho paura. Urlo e piango di gioia. Rivederla mi mette un'enfasi indescrivibile. Cerco di chiamare mia mamma che è in bagno per dirglielo, ma per quanto mi sforzi, la mia voce non si fa sentire. E poi mi sveglio. Ma sono ancora nel sogno e io non lo so. Credo di essere sveglia veramente. Così racconto il sogno a mia sorella e vado in cucina e sullo schermo nero della televisione spenta vedo ancora il volto di mia nonna, ma molto sfocato, solo alcuni tratti. E poi c'è un passaggio che mi manca, e comincio a litigare con mia sorella. Ci picchiamo, come facevamo da bambine, e lei si incazza e diventa rossa, tira fuori una forza sovrumana e io temo che possa uccidermi. Nei suoi occhi vedo il diavolo. La scanso con una sedia e lei si trasforma nella mia gatta. Così per casa ho tre gatti...i due gatti veri e mia sorella trasformata. Ma neanche a quel punto ho paura...perchè so che il gatto trasformato prima o poi se ne andrà. E il resto non me lo ricordo. Non so più niente. So che ho fatto altri sogni che al risveglio, il risveglio effettivo, intendo, sono rimasti attaccati al cuscino e non sono riuscita a portarli con me. La cosa più nitida che ricordo, però, è il sogno nel sogno...che così potrebbe sembrare un sogno di serie b, invece è più chiaro del sogno vero. Il volto di mia nonna, sullo schermo nero. Un sorriso dolce e tranquillo. Il viso rilassato. La cosa più chiara che mi è rimasta e che non vorrei perdere col passare dei giorni.